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Politica | 29 aprile 2023, 13:40

“Per i Comuni impossibile anticipare soldi per lavori Pnrr, paralisi finanziaria alle porte”

Bussone (Uncem): “Tutto bloccato se non si dà corpo a un fondo rotativo di almeno 10 miliardi al possono accedere subito, rivolto specialmente agli enti locali più piccoli”

“Per i Comuni impossibile anticipare soldi per lavori Pnrr, paralisi finanziaria alle porte”

"I Comuni non possono anticipare dalle loro casse le risorse economiche per pagare i lavori del PNRR. Non hannno quei soldi". È un grido di allarme serio quello che Uncem ha già rivolto a Governo e parlamento.

"Non solo i Comuni bloccano i lavori, rinunciano, ma se non arrivano adeguate risorse agli Enti per pagare le ditte che lavorano e i progettisti, gli Enti entrano in una paralisi che di fatto blocca il PNRR. Lo diciamo da due anni" afferma con preoccupazione il presidente di Uncem Marco Bussone.

Che prosegue: "Non si può stanziare in prima battuta solo il 10 o il 20% delle somme per i lavori, da parte dei Ministeri ai Comuni, e chiedere proprio ai Comuni di fare da polmone finanziario. Abbiamo ottenuto, nel DL PNRR l'articolo 6 che prevede anticipazioni, ma non sono definiti né il plafond né le modalità di accesso. Altro che asili e realizzazione di scuole dell'infanzia bloccate. Il PNRR per i Comuni, piccoli e grandi, ma in particolare i più piccoli, è tutto bloccato se non si dà corpo a un fondo rotativo di almeno 10 miliardi al quale i Comuni possono accedere subito. Peraltro, va ricordato che sono passati nel PNRR fondi di altra natura, come di leggi di bilancio, ad esempio per opere contro il dissesto idrogeologico e per l'efficientamento di edifici. Questo complica ancora di più le cose. Anche per via della piattaforma Regis, non certo di facile utilizzo e immediato accesso. Non si può chiedere ai Comuni di spendere soldi che non ci sono nelle casse, rendicontarli e aspettare 100 o 200 giorni prima che vengano accreditati dallo Stato. È un meccanismo non adeguato, genera paralisi e scarica su chi ha meno, sui livelli più bassi e fragili. Volenterosi, determinati, ma non per questo disposti ad andare verso una drammatica paralisi. Se non li hai, non li puoi spendere. Servono 10 miliardi di euro di fondo rotativo, subito, per non costringere i Comuni a rinunciare i progetti, o far attendere e far pagare le imprese che devono fare i lavori. Non ha senso. Questo è un pezzo di PNRR che proprio non funziona. E va corretto. Senza polemiche politiche - ne abbiamo già troppe e inutili - o ulteriori problematiche. Ma va corretto, con il fondo rotativo facilmente accessibile dai Comuni e da tutti gli Enti beneficiari di progetti PNRR".

 

Redazione

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