“Nei giorni scorsi, durante l’allenamento delle giovanili del Verbania Calcio al campo sportivo di Possaccio, una “felice famigliola” di quattro cinghiali è entrata in campo, muovendosi liberamente a pochi metri dai ragazzi”. Così, in una nota, il gruppo Volt Verbania.
Che prosegue: “Siamo certi che la società sportiva abbia già contattato l’amministrazione comunale per segnalare l’accaduto, e siamo altrettanto sicuri che l’amministrazione si sia immediatamente attivata con tempi e modalità chiare per mettere in sicurezza l’area. Perché, se così non fosse, saremmo davanti a un fatto di una gravità assoluta. Ma di questo, naturalmente, vogliamo dubitare. Al di là dell’episodio, il punto è politico e amministrativo: questa scena è la fotografia esatta di quanto – e come – questa amministrazione tenga ai giovani e alle loro famiglie. Mentre si trovano risorse, tempo e urgenza per lo stadio Pedroli, per il quale continuano a piovere attenzioni e soldi pubblici, per il campo di Possaccio ci si muove solo quando scoppia l’emergenza. Servono i cinghiali in mezzo ai bambini perché qualcuno si accorga che l’impianto è da mettere in sicurezza? Noi ci chiediamo: non sarebbe stato più serio, più lungimirante e più trasparente destinare risorse adeguate e programmare gli interventi su Possaccio – interventi di cui, ricordiamo, esistevano già studi preliminari – invece di “reinventare la ruota” ogni volta? Perché Possaccio è un campo dove si allenano ogni settimana decine di bambini e ragazzi, non un piano B provvisorio. Il tema non è l’aneddoto folkloristico del cinghiale “nuovo compagno di squadra”. Il tema è la sicurezza. Il tema è la programmazione. Il tema è il rispetto verso le famiglie che portano i figli ad allenarsi fidandosi che gli spazi pubblici siano adeguati”.
Continuano da Volt: “Oggi i più piccoli giocano affiancati dai “nuovi amici selvatici”. Domani cos’altro deve succedere perché qualcuno si assuma la responsabilità di dire: basta pezze, serve una pianificazione seria sugli impianti sportivi di quartiere? Chiediamo quindi che l’amministrazione comunale:
1. metta subito in sicurezza l’area sportiva di Possaccio, con interventi strutturali e non tampone;
2. renda pubblici tempi e modalità di questi interventi;
3. chiarisca perché, a fronte di studi già avviati per il campo di Possaccio, si sia scelto di concentrare risorse e priorità altrove;
4. dica con chiarezza cosa è stato previsto per il campo di Renco e quale sarà il suo destino, perché anche quel presidio sportivo fa parte della rete di spazi di base dove crescono i ragazzi di Verbania.
La città ha il diritto di sapere se i suoi impianti di base – quelli dove crescono i bambini, non solo le prime squadre – sono considerati una priorità o un fastidio da gestire solo quando arriva l’ennesimo imprevisto”.














