L’associazione nazionale per la tutela dell'ambiente e della vita rurali torna sul caso del “Diario Amico”, proponendo un incontro pubblico sul tema con l’intervento di esperti e rappresentanti della stessa associazione. Di seguito la nota diffusa.
“Venerdì 31 ottobre alle 20.30 si terrà alla sala conferenze Foro Boario di Crodo un incontro pubblico sul caso del “Diario Amico 2025/2026” edito dall'Ufficio IX - Ambito territoriale del Vco. Nei giorni scorsi la componente Scuola della rete Diario Amico ha diffuso una nota in cui si ammette di avere, seppur involontariamente, urtato il settore degli allevatori. Ciò fa onore a chi ha deciso la nota, anche se tardiva in quanto la nostra associazione aveva proposto direttamente al provveditorato – prima di scrivere e inviare il proprio comunicato stampa, cosa che non sarebbe avvenuta in caso di consenso – di diramare una semplice comunicazione ufficiale in tal senso. Del resto, tutti possono sbagliare e "solo chi non fa non sbaglia mai". La componente Scuola della rete Diario Amico ha dichiarato nella stessa nota la "piena disponibilità, tramite i propri rappresentanti, a un incontro chiarificatore e costruttivo con le istituzioni e con i delegati degli allevatori locali". Ergo, a porte chiuse. Un approccio ancora una volta sbagliato, a nostro parere, poiché tutti democraticamente devono potere avere la possibilità di intervenire liberamente dicendo la propria, davanti alla controparte. Ovviamente con pacatezza ed educazione, ricordando l'importantissimo ruolo della scuola – se ben educatrice e realmente inclusiva – fin dall'antichità.
Il caso di quanto pubblicato e ritenuto offensivo della categoria degli allevatori (definiti cafoni, ladri e sfruttatori), in parte del Diario Amico dell'anno scolastico 2025/2026 – tra gli interventi richiesti anche dalla nostra associazione pure a livello ministeriale – ha dato vita da parte di genitori allevatori, e non solo, a una spontanea petizione su Change.org, tuttora in corso, richiedente il ritiro e distruzione di tutte le 7.000 copie del suddetto Diario.
Durante il prossimo incontro pubblico di Crodo si tratterà generalmente anche del grande problema, diffuso in tutta Italia, delle fake news e quindi della propaganda animalista e ambientalista in molte scuole. Addirittura, con specifici corsi per gli insegnanti, come fa il WWF! Propaganda veicolata anche da parte dei media e persino da alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine. Si permette a molte associazioni animaliste e ambientaliste, e pure a enti conniventi, di incontrare gli studenti nelle scuole per inculcargli le loro tesi, ma senza affiancargli figure che rappresentino pareri e realtà diverse affinché gli studenti possano sapere, imparare e poi valutare autonomamente. Ricordiamo che l'art. 97 della Costituzione impone che sia assicurato il principio dell'imparzialità dell'azione della pubblica amministrazione, e che il comma 5 dell'art. 1 della legge 157/2000 (disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni) definisce al punto D tra i compiti della pubblica amministrazione quello di promuovere conoscenze allargate e approfondite sui temi di rilevante interesse pubblico e sociale.
A riprova di quanto sopra, basti la dichiarazione dell'allora responsabile della comunicazione di WolfAlps, Irene Brogna, a un convegno nazionale al Muse di Trento: "Ci siamo dispersi nelle scuole ed abbiamo insegnato ai ragazzi ad avere le antenne dritte quando si parla del lupo, ai ragazzi della scuole dell'obbligo riusciamo agevolmente a fare il lavaggio del cervello, ci è più difficile raggiungere quelli delle superiori (...). Con i giornalisti questa la tecnica: quando esce il pasticcio ovvero articoli che mettono in discussione la funzione di tutela o che danno voce alla protesta degli allevatori, il gruppo mette in campo immediatamente uno squadrone super efficace della comunicazione e paff si rimedia subito; occorre al contempo ostentare un candore di colomba facendo percepire ai giornalisti oggettività e trasparenza ma nel contempo essere astuti come serpenti". Insomma, si va avanti con falsa propaganda, mentre chi alleva deve subire e spesso chiudere le attività, decine di migliaia di attività negli ultimi anni.
Aprirà l'incontro di Crodo il sindaco, Pasquale Folchi. Parteciperanno come relatori il dottor Michele Corti, presidente dell'associazione nazionale per la tutela dell'ambiente e della vita rurali e già professore universitario di zootecnia di montagna; la vicepresidente della stessa associazione, l'allevatrice Pamela Napoli; Giovanni Todaro, giornalista e scrittore; Daniele Botti, direttore Novara Vercelli Vco della Cia agricoltura; Vittoria Riboni, allevatrice e già presidente dell'Ente Aree Protette dell'Ossola. Alla serata è stata invitata come relatrice, personalmente, la dottoressa Concetta Noto, dirigente dell'Ufficio IX - Ambito territoriale del Vco”.














