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Cultura | 05 settembre 2025, 08:20

Il Museo del Paesaggio ospita la mostra "Le sculture dell'ozio" di Angelo Micheli

Il noto architetto espone le proprie opere a Palazzo Viani Dugnani a partire dall'11 settembre

Il Museo del Paesaggio ospita la mostra "Le sculture dell'ozio" di Angelo Micheli

Sarà inaugurata giovedì 11 settembre alle 18.00 la mostra “Le sculture dell’ozio” di Angelo Micheli, allestita al Museo del Paesaggio di Verbania in collaborazione con la commissione cultura dell’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori delle province di Novara e Vco.

Architetto e scultore, Angelo Micheli, fermo sostenitore del valore della ricerca pura nell’architettura e nel design, conduce una riflessione artistica personale sul simbolismo della rappresentazione. La mostra si aprirà dunque giovedì 11 settembre con una conferenza dell’architetto Micheli sul tema “L’arte della progettazione” cui seguirà l’inaugurazione della mostra che sarà visitabile fino al 12 ottobre negli spazi di Palazzo Viani Dugnani a Pallanza (tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì). La visita è inclusa nel costo del biglietto di ingresso al museo.

Un appuntamento di interesse culturale, artistico e architettonico: laureato in architettura al Politecnico di Milano, nel 1986 Micheli fonda il collettivo di design sperimentale “Solid” e dal 1987 al 1988 collabora con il gruppo Memphis, coordinato da Ettore Sottsass. Partner dello Studio De Lucchi dal 1988 al 1998, oggi è managing director di Amdl Circle di cui coordina i progetti architettonici: nel processo si propone di coinvolgere professionalità diverse, garantendo così quell’approccio multidisciplinare e multigenerazionale che distingue il lavoro dello studio.

Ha progettato per clienti quali Alitalia, Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Hera, Hermès, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane e UniCredit. Tra i suoi principali progetti si segnalano la Biblioteca di Storia dell’Arte della Fondazione Cini a Venezia, il Centro di Arese, il Padiglione Zero per Expo Milano 2015 e il Museo della Pietà Rondanini. Ha insegnato all’Istituto Europeo di Design di Milano, dal 2000 al 2010 all’Università Iuav di Venezia e dal 2011 al 2014 all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Fermo sostenitore del valore della ricerca pura nell’architettura e nel design, conduce una riflessione artistica personale sul simbolismo della rappresentazione.

Dall’architettura all’arte: “La curiosità per la scultura – così il protagonista - mi ha casualmente spinto in un momento di ozio a pensare di poter scolpire. Ero seduto su una sedia che mi sono costruito con vecchi pali di legno utilizzati come sostegno per gli alberi e mentre guardavo il paesaggio toscano, mi sono lasciato trasportare dall'incoscienza nell'affrontare la bellissima sensazione di scolpire utilizzando legno e marmo. Credo che l'arte sia conoscenza dell'incoscienza. Un cipresso era davanti ai miei occhi e lui è stato il primo soggetto, poi è arrivata casualmente l'idea di scolpire una capra e successivamente il corpo umano. Prima le mie mani, il mio viso e poi parti di corpi femminili. L'ozio mi ha permesso di pensare e dare forma alla curiosità. Queste sculture non sono provocatorie o ribelli ma la loro semplicità dell'essere normali, le rende sorprendenti. Ozio, curiosità e scultura”.

l.b.

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