È stata ufficialmente aperta il 23 luglio al Circolo Operaio di Baveno “Comunità futura”, la nuova casa di accoglienza per donne con figli minori e nuclei familiari con figli minori richiedenti protezione internazionale.
Sono tre i primi nuclei accolti, due di origine peruviana e uno iracheno. Con loro quattro minori: un bimbo di cinque mesi, uno di tre anni, un altro di otto e una ragazza di quindici, tutti accompagnati dai loro genitori. La struttura – rinnovata nelle sue parti strutturali e impiantistiche - avvia la propria attività grazie alla sinergia tra Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano (capofila), Il Sogno Società Cooperativa Sociale Onlus, Circolo Arci Baveno, Associazione di Solidarietà Sociale e Caritas Interparrocchiale di Baveno. Per i costi di gestione il consorzio ha sottoscritto una convenzione con il Ministero dell’interno per il tramite della Prefettura del Vco e le spese legate all’integrazione linguistica e sociale sono in parte coperte da un contributo di Fondazione Cariplo con il bando Emblematici territoriali 2023. Il comune di Baveno, coinvolto fin dall’origine del progetto, ribadisce l’impegno dell’amministrazione per l’inclusione e la coesione sociale, garantendo in primo luogo i servizi per la prima infanzia che si renderanno necessari a favore dei bambini e delle loro famiglie.
Comunità Futura è un luogo sicuro, pensato per le persone più vulnerabili. Dispone di cinque camere, per un’accoglienza massima di 24 persone in un contesto che salvaguarda dignità e privacy. Oltre all’alloggio, il progetto si struttura in: accompagnamento personalizzato verso l’autonomia abitativa, lavorativa e sociale, capace di preservare l’identità dei beneficiari del progetto; mediazione linguistica e culturale dei gruppi etno-linguistici coinvolti; corsi di apprendimento della lingua italiana; sostegno psicologico, destinato alla supervisione d’équipe e alle situazioni di maggiore fragilità; coinvolgimento attivo nel tessuto associativo, civile e religioso locale.
“La richiesta da parte della Prefettura di individuare nuove possibilità di accoglienza parte dal 2023 e finalmente oggi questo ulteriore tassello coinvolge uno dei comuni del nostro consorzio – le parole di Chiara Fornara, dirigente del Ciss Verbano -. Un comune, quello di Baveno, che si è sempre distinto per interventi a favore della comunità, soprattutto quella più fragile. Con Comunità Futura il territorio si arricchisce della presenza di uomini e donne, bambini o adolescenti che sapranno portare un loro valore aggiunto di coesione e arricchimento per tutti. Baveno offre servizi di qualità dalla prima infanzia alle scuole primarie di secondo grado e il tessuto imprenditoriale può trovare benefici da questi nuovi cittadini: due elementi che sono già una premessa fondamentale per il lavoro di integrazione, che dovranno realizzare gli operatori. Anche oggi nel vedere arrivare le prime famiglie quello che mi colpisce è lo sguardo di sollievo e di riconoscenza, che arriva da chi non ha nulla, ha già lasciato dietro di sé tanto e spera qui di ripartire. Per me, per noi, che ormai siamo abituati al tutto, resta sempre una lezione di umanità”.
“Siamo contente di avviare questa esperienza a Baveno – sottolinea Silvia Negroni della cooperativa sociale Il Sogno - perchè ci consente di rafforzare l’impegno quotidiano che la cooperativa porta avanti da anni a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e soprattutto culturale tra gli abitanti e le persone con percorsi di migrazione da mondi ed esperienze lontane. Rafforzare la coesione sociale è uno dei compiti della cooperazione e Comunità Futura potrà dimostrarlo”.