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Attualità | 23 luglio 2025, 12:00

"Tra-me", riconoscimento del consiglio d'Europa per il progetto Interreg

Il sindaco di Omegna Berio: "Orgogliosi di questa opportunità che ci permetterà di promuovere iniziative che potranno avere risonanza internazionale"

"Tra-me", riconoscimento del consiglio d'Europa per il progetto Interreg

Un importante riconoscimento arriva alla città di Omegna e ai suoi partner per il progetto Interreg Italia Svizzera “Tra-me. Tracce di meraviglia lungo la Via Francisca occidentale”: il progetto diventa infatti partner della “Fondazione Collodi”, capofila dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa “Fairy tale route”, “La via delle fiabe”.

“La città di Omegna, capofila del progetto Tra-me, unitamente ai partner, città di Gravellona Toce, Ecomuseo del Lago d’Orta e Unione Montana Cusio e Mottarone, ai partner svizzeri, Organizzazione Turistica di Bellinzona e Alto Ticino, Associazioni Blenio Bellissima, Amici della Via Francisca e La Spada nella Rocca, oltre alle 20 organizzazioni associate, è orgogliosa di questo riconoscimento che ci permetterà di promuovere iniziative che potranno avere risonanza europea, grazie al legame con il prestigioso programma degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Ringraziamo la Fondazione Collodi, capofila del programma, e la sua presidente, professoressa Marina D’Amato, per la fiducia accordataci così come siamo grati al programma Interreg, grazie al quale è stato possibile avviare questo percorso”, commenta il sindaco di Omegna, Daniele Berio.

Nati nel 1987 con il primo itinerario culturale del consiglio d’Europa ufficialmente riconosciuto e certificato, “Il cammino di Santiago di Compostela”, il programma degli itinerari culturali del consiglio d’Europa agisce quale canale per il dialogo interculturale e promuove una miglior conoscenza e comprensione dell’identità culturale europea, conservando e stimolandone l’eredità culturale. Ad oggi si contano 49 itinerari culturali del consiglio d'Europa, con temi molto diversi fra loro, che illustrano la memoria, la storia e il patrimonio europeo e contribuiscono a interpretare la diversità dell'Europa di oggi. Non si tratta necessariamente di cammini ma di luoghi, anche distanti fra loro, che dispongono delle stesse caratteristiche. Di essi, solo alcuni coinvolgono paesi o regioni d’Italia. Nel caso della “Via delle fiabe” l’itinerario si svolge fra siti europei sede di storie, leggende, fiabe, da Collodi ad Andersen, ai fratelli Grimm.

La “Via europea della fiaba,” divenuta nel 2022 itinerario culturale del consiglio d’Europa, grazie al lavoro, durato due decenni, della Fondazione Collodi è dedicata alle fiabe, ai miti, al folklore e alle narrazioni orali europee. La via è gestita dall’associazione Via Europea della Fiaba, internazionale e non profit, e riunisce una rete di associazioni culturali, fondazioni e centri di ricerca focalizzati sulle fiabe, i loro autori e personaggi, che oggi fanno parte della letteratura e del patrimonio culturale europei. Vi aderiscono attualmente 36 partner localizzati in 19 paesi d'Europa e uno in Marocco. La sede degli “Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa” è a Lussemburgo.

Le ragioni dell’interesse mostrato per Tra-me dai promotori della “Via delle fiabe” risiedono essenzialmente nel suo proporre una forma di turismo esperienziale basato su leggende e racconti che narrano del territorio, della sua storia, della sua cultura. Un modo ideale per stimolare la comprensione dell’identità culturale dei luoghi e favorirne la conoscenza, tanto che è stato chiesto di mettere il progetto a disposizione del programma, in modo che si possa proporlo ad altri piccoli comuni interessati a promuoversi a livello turistico utilizzando le proprie “meraviglie sconosciute”. Un risultato non da poco per un progetto avviato da un paio di mesi.

Sono numerosi i vantaggi che questo riconoscimento porta al progetto Tra-me:

1. Dimensione europea con un programma transnazionale di attività; accesso a contatti qualificati con la rete europea di ricercatori ed esperti;

2. Networking e visibilità: uso del marchio "Itinerario culturale del consiglio d'Europa" e del logo del consiglio d'Europa; Scambio e sviluppo di sinergie con altri itinerari culturali europei; partecipazione agli eventi annuali;

3. Formazione ed eventi: il Forum annuale consultivo sugli itinerari culturali del consiglio d'Europa e l'accademia di formazione per i manager degli itinerari culturali permettono di beneficiare della strategia di comunicazione del consiglio d'Europa e dell'istituto europeo degli itinerari culturali, con visibilità, presentazioni in occasione di eventi internazionali;

4. Consulenza e opportunità di finanziamento: accesso alle informazioni sulle opportunità di finanziamento (europee, nazionali, locali); lettere di sostegno dall’accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del consiglio d’Europa (Apa) e dall'istituto europeo degli itinerari culturali per le domande di finanziamento; negli ultimi 5 anni i siti certificati hanno ottenuto 17 milioni di fondi.

5. Controlli triennali che garantiscono il mantenimento del livello di qualità certificato attraverso rapporti e raccomandazioni di esperti indipendenti.

6. La sicurezza di poter continuare ad operare, ottenendo finanziamenti, anche dopo la fine del Progetto Interreg.

l.b.

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