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Attualità | 28 agosto 2024, 14:30

Una messa in memoria degli scampati alle forche di Cannobio

Con la celebrazione ha preso il via la commemorazione dell'80° anniversario della liberazione della città

Una messa in memoria degli scampati alle forche di Cannobio

Con la messa in memoria dei 50 deportati cannobiesi del settembre 1944, celebrata al santuario della Santissima Pietà dal parroco don Mauro Caglio, sono iniziate le commemorazioni dell’80° della Liberazione di Cannobio, dal 26 agosto al 9 di settembre, quando i tedeschi rioccuparono la città di confine e, a titolo di monito, decisero di impiccare a caso i rastrellati alle forche allestite sul lungolago lasciando al podestà appena nominato, Fortunato Reschigna, la scelta di chi giustiziare. Un compito al quale il podestà riuscì a sottrarsi ottenendo la “commutazione” della condanna capitale in deportazione in campo di concentramento di 50 cannobiesi, molti dei quali morirono in prigionia o sulla via del ritorno a casa.

Alla messa, per l’amministrazione, erano presenti il sindaco Gianmaria Minazzi, il vicesindaco Mauro Cavalli, l’assessore Gregoria Preiata, la consigliera Elisabetta Cascili. A rappresentare l’arma dei carabinieri, il comandante di stazione Giuseppe Rossini.

Redazione

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