Si è svolto l’8 e 9 maggio a Stresa il Technology Forum 2025, il principale appuntamento nazionale dedicato a ricerca, impresa e innovazione, organizzato da Teha Group (The European House – Ambrosetti). Durante l’evento sono stati presentati i risultati del Teha-Global Innosystem Index 2025 e del Teha-Regional Innosystem Index, che offrono una fotografia aggiornata dello stato dell’innovazione in Italia e in Europa.
Nel contesto regionale, il Piemonte ha conquistato per la prima volta un posto nella Top 100 delle regioni europee più innovative, classificandosi al 96° posto su 242. Un risultato trainato da un sistema industriale fortemente integrato con il mondo della ricerca, in particolare grazie al ruolo del Politecnico di Torino. Il settore automotive ha confermato la propria centralità come motore dell’innovazione piemontese, anche se la transizione verso l’industria digitale procede ancora con lentezza. La spesa in ricerca e sviluppo nella regione si è attestata all’1,8% del PIL.
Meglio hanno fatto altre regioni italiane: la Lombardia si è posizionata 16a, seguita da Lazio (34°), Emilia-Romagna (51°), Veneto (73°) e Toscana (75°). La Calabria, invece, si è confermata tra le peggiori realtà europee in termini di innovazione, con un 228° posto.
A livello globale, il Teha-Global Innosystem Index ha registrato un arretramento per l’Italia, scesa al 30° posto su 47 tra le economie più avanzate del mondo, perdendo due posizioni rispetto al 2022. Le maggiori criticità sono emerse nei settori dell’istruzione, della formazione tecnologica e nella capacità di attrazione di talenti e investimenti esteri. Il Paese è 33° per spesa in istruzione, 34° per percentuale di laureati e addirittura 41° per densità di sviluppatori software.
Nonostante le difficoltà strutturali, l’Italia ha mostrato eccellenze in alcuni ambiti strategici. Nella dimensione relativa all’efficacia dell’ecosistema innovativo, che misura la qualità della ricerca scientifica e la capacità di esportazione tecnologica, il nostro Paese è entrato nella Top 10 mondiale, posizionandosi al 7° posto.
“L’Italia ha tutte le carte in regola per tornare a essere tra i protagonisti dell’innovazione globale, ma serve una svolta nelle politiche su istruzione, ricerca e attrazione dei talenti”, ha dichiarato Valerio De Molli, Ceo di Teha Group. Secondo lo scenario "What If" del rapporto, se l’Italia adottasse politiche in linea con le cinque nazioni europee più avanzate in innovazione, potrebbe guadagnare 12 posizioni entro il 2040, con un impatto positivo sul PIL stimato al +20,6%.
Tra le otto proposte strategiche emerse durante il Forum, figurano l’introduzione del coding nelle scuole fin dalla primaria, una strategia nazionale per le competenze Stem, un pacchetto per attrarre talenti internazionali, incentivi stabili per la ricerca industriale, e un maggiore sostegno ai dottorati industriali.
Il Technology Forum ha confermato Stresa come luogo di riferimento per il confronto tra mondo accademico, istituzioni e imprese sui temi dell’innovazione. Un ruolo che il territorio potrebbe rafforzare nei prossimi anni, anche alla luce della crescente attenzione alle politiche per la transizione digitale e la valorizzazione del capitale umano.