Una riunione con i sindaci dei Comuni delle sponde piemontesi del lago Maggiore e con i parlamentari del Vco per discutere dell'innalzamento a 1,5 metri dello zero idrometrico del lago maggiore deciso dalla Conferenza Istituzionale Permanente dell'Autorità di Bacino. È quella che ha convocato online domani pomeriggio il presidente della Provincia del Vco, Alessandro Lana, per “confrontarsi ed assumere azioni congiunte” rispetto a una decisione che, come hanno evidenziato nei giorni scorsi con preoccupazione i sindaci, garantirebbe maggior risorsa idrica ai territori a valle del lago nei momenti di prolungata siccità ma penalizzerebbe le località rivierasche del lago.
“I Comuni della sponda piemontese -ribadisce Lana- si sono sempre battuti contro l'innalzamento della fase sperimentale di regolazione del livello del lago presentando al tavolo tecnico, studi e motivate osservazioni che probabilmente non sono state tenute in considerazione.
“Il primo rischio conseguente a tale decisione -sottolinea il presidente della Provincia- sarà una ridotta fruibilità delle nostre spiagge a cui si devono aggiungere le notevoli difficoltà che i Comuni incontrano per le manutenzioni delle fasce spondali e delle opere di contenimento, che in queste condizioni non solo non possono essere programmate, ma diventano pesanti e gravose per i fenomeni erosivi che si manifestano con maggiore intensità a causa dell'innalzamento del livello".
"La decisione al rialzo (massimo) della quota minima -conclude-, assume una valenza su cui occorre riflettere per assumere eventuali azioni amministrative congiunte a tutela dei nostri territori, delle nostre comunità e della nostra economia”.
All'incontro sono stati invitati anche il consigliere regionale Alberto Preioni, il delegato relazioni esterne del Canton Ticino Francesco Quattrini, il presidente dell'associazione Lo.Mi.Ve Nicolò Salvioni, oltre al presidente di Federalberghi Vco Gianmaria Vincenzi e a Tranquillo Manoni del Consorzio Lago Maggiore Holidays.