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Politica | 14 gennaio 2022, 12:00

Verbania e Dormelletto: stringere i tempi con la Regione sui livelli del Maggiore

I Comuni piemontesi del lago chiedono di incontrare Cirio al più presto

Verbania e Dormelletto: stringere i tempi con la Regione sui livelli del Maggiore

Stringere i tempi del confronto con la Regione sulla regolamentazione dei livelli del Lago Maggiore. L’hanno chiesto con insistenza i sindaci di Verbania, Silvia Marchionini, e Dormelletto, Lorena Vedovato, al presidente della Provincia, Alessandro Lana nella videoconferenza di ieri pomeriggio.

Soprattutto dopo aver saputo dal rappresentante della Comunità di lavoro Regio Insubrica di un tavolo tecnico già programmato per lunedì 17 tra Canton Ticino e Lombardia. Tavolo al quale dovrebbe partecipare anche un tecnico della Regione. Per questo, ancora prima di venerdì 21 quando l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati incontrerà i sindaci ad Arona, i Comuni piemontesi del Lago Maggiore chiedono di incontrare il presidente Alberto Cirio. Il presidente della Provincia, Alessandro Lana, ha preso nota e promesso di contattare Cirio tramite il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alberto Preioni, collegato per parte dell’incontro. Accantonata per il momento l’ipotesi di un’azione legale, evocata sia da Marchionini che da Vedovato.

Le rassicurazioni fornite a mezzo stampa da Marnati sulle decisioni prese al tavolo tecnico del Magistrato del Po non hanno convito i sindaci. E ancor di meno gli operatori turistici a nome dei quali s’è espresso il presidente di Federalberghi Novara-Vco, Gian Maria Vincenzi: “La pandemia ha cambiato il nostro mercato di riferimento più orientato al turismo individuale e delle famiglie. Le strutture turistico ricettive a lago hanno necessità di veder tutelati i loro interessi”. “Le bombe d’acqua – ha avvertito Vedovato – provocano innalzamenti repentini del Lago in piena stagione”.

“È dal 2014 – è intervenuto Vittorio Brignardello, dirigente del Comune di Verbania – che documentiamo l’evolversi della situazione climatica col supporto del Cnr di Pallanza ma non veniamo ascoltati. Il materiale di promozione turistica del Magistrato del Po’ ignora completamente il Lago Maggiore”. I cambiamenti climatici, ha avvertito il rappresentante della Regio Insubrica “riguardano entrambi i confini di Stato. Il fiume Ticino fornisce il 50 per cento di acqua all’invaso del Lago Maggiore. Se una bomba d’acqua travolgesse noi, poi travolgerebbe anche voi”.

Redazione

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