In prestito da maggio al Museo del Prado di Madrid per la grande mostra monografica dedicata a Paolo Veronese, sono tornate nei giorni scorsi a Verbania “Allegoria con la sfera armillare” e “Allegoria della scultura”, le due grandi tele del pittore cinquecentesco parte del patrimonio della Regione Piemonte, ricollocate al piano nobile di palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio.
Furgone con scorta e ditta specializzata al lavoro lo scorso martedì nel centro di Verbania Pallanza, le grosse casse sono state portate all’interno del museo dove i due capolavori di Veronese sono tornati alla luce, riposizionati e controllati dalla Conservatrice Federica Rabai, dalla restauratrice Laura Fallarini e dal funzionario di Regione Piemonte arch.
Raffaele Falabella. Una storia da film quelle delle due allegorie che ora sono quindi tornate a disposizione del pubblico verbanese. Erano state scoperte casualmente nel 2014 dall’allora laureanda Cristina Moro, impegnata in una tesi sul luogo di provenienza delle preziose tele, Villa San Remigio, dimora del Marchese Silvio della Valle di Casanova e dalla moglie Sophie Browne oggi di proprietà della Regione Piemonte.
Dopo lo straordinario ritrovamento il restauro a Venaria Reale e il ritorno sul Lago Maggiore nel 2023, con custodia presso il Museo del Paesaggio di Verbania, proprio nella sala che ospita anche alcune tele di Sophie Browne. Si è così chiusa un’importante collaborazione internazionale con il Museo del Prado di Madrid che ha consentito al patrimonio regionale e al Museo del Paesaggio di proiettarsi oltre i confini del Piemonte e d’Italia. Per l’ente culturale verbanese questo prestito si somma alla sinergia con il Museo d’Orsay di Parigi con 43 sculture di Paolo Troubetzkoy a Parigi fino a gennaio 2026 per l’eccezionale mostra dedicata al principe scultore.