Sulla candidatura di Verbania a futura sede dell’ospedale unico, l’ex sindaca Silvia Marchionini e il collega di gruppo Patrich Rabaini, sfidano Giandomenico Albertella a passare dalle parole ai fatti.
“Se ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore regionale Riboldi – ipotizzano – non mancherà d’informare sugli accordi presi”. “E’ lecito – proseguono – attendersi fatti concreti altrimenti avremmo assistito ad una mossa velleitaria (la pec inviata in Regione, ndr) o, peggio ancora, ad una farsa”.
“Immaginiamo – incalzano – che il sindaco di Verbania convocherà un consiglio comunale aperto per affermare, e confermare, questa sua nuova posizione (diversa da quella sostenuta in campagna elettorale). Da parte della sua maggioranza e del consigliere delegato, dr. Giorgio Tigano (da anni aderente al Comitato di difesa dei tre ospedali, esteso al Coq di Omegna, ndr). Immaginiamo anche che, a breve, convocherà un’assemblea pubblica invitando personale sanitario) per informare compiutamente la popolazione giacché, diversamente, potrebbe sembrare che il sindaco tema il confronto con i cittadini”.
“Infine – concludono -, dall’alto del suo ruolo di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl Vco non mancherà di far votare la sua nuova proposta, uguale a quella presentata dalla precedente amministrazione nel 2019 (sindaco Marchionini ndr) e, ancora prima, da una parte del centrosinistra. In tutte queste occasioni siamo certi che il sindaco e la sua maggioranza politica (innanzitutto la Lega) sapranno rassicurare sulla loro contrarietà al progetto di privatizzare il Castelli (del segretario provinciale di Fratelli d’Italia Angelo Tandurella, ndr).