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Politica | 09 settembre 2025, 12:00

"Omegna senza cultura né visione": Corbetta chiede le dimissioni dell’assessore Moscatiello

Duro attacco del consigliere di FdI: "Si scaglia contro chiunque osi criticare, alimentando la frustrazione di tanti cittadini che non ne possono più di assistere a un declino culturale inarrestabile"

"Omegna senza cultura né visione": Corbetta chiede le dimissioni dell’assessore Moscatiello

Un attacco frontale. Tanto che Mattia Corbetta arriva addirittura a chiedere le dimissioni dell'assessore Mimma Moscatiello. Il tema è sempre lo stesso: il Vco Pride e la politica sulla cultura ad Omegna. “L’assessore alla “Kultura” Mimma Moscatiello – le parole del consigliere di minoranza - nei suoi oltre due anni di incarico, non ha saputo proporre una visione né una programmazione degna di questo nome: eventi di successo cancellati, idee inesistenti, partecipazione scarsa persino alle iniziative istituzionali, come quelle legate ai festeggiamenti di San Vito. L’ultima prova della deriva culturale si è avuta con il Vco Pride: un evento che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto unire e dare visibilità, e che invece si è trasformato in una passerella politicizzata, con bandiere di partito e persino con l’oltraggio di una caricatura dell’“omino coi baffi” ridotto a macchietta grottesca. Uno dei simboli più riconoscibili del made in Italy - legato alla storia industriale e identitaria della nostra città - è stato così svilito senza alcun rispetto per ciò che Omegna ha rappresentato nel mondo. Il risultato? Poche presenze, tanta propaganda e nessuna capacità di fare cultura. Omegna non merita di vedere ridicolizzati i propri simboli, ma di vederli custoditi e valorizzati. Un tempo le piazze si riempivano per difendere le fabbriche e i diritti dei lavoratori; oggi si tollerano esibizioni ideologiche che nulla hanno a che fare con la nostra tradizione e che, soprattutto, dividono invece di unire".

Corbetta va oltre: "Cultura non significa propaganda: significa rispetto della storia, identità condivisa, capacità di riconoscere figure e temi che appartengono a tutti, non ad una parte. La storia insegna che quando la cultura viene piegata a strumento di parte, degrada in sterile retorica; quando invece sa elevarsi al di sopra degli steccati, diventa vera forza civile, capace di dare coesione e futuro a una comunità. Ma oggi ad Omegna manca tutto ciò che è essenziale: manca una programmazione, manca una visione, manca la volontà di investire seriamente in ciò che potrebbe far crescere la città. Al contrario, nei toni e nei modi dei social, l’assessore Moscatiello si scaglia contro chiunque osi criticare, alimentando la frustrazione di tanti cittadini che non ne possono più di assistere a un declino culturale che sembra inarrestabile. E allora, cara assessore, continui pure a definirsi “aquila che vola in alto”: peccato che, vista da Omegna, sembri sempre più una rondine smarrita che gira a vuoto, mentre la città resta a terra, senza cultura e senza prospettiva. Non c’è nulla di cui vantarsi nell’essere criticata: qui non si tratta di polemica politica, ma di constatare con chiarezza che, per come si sta comportando, Moscatiello non è all’altezza del ruolo che ricopre. È davvero giunto il momento di dire basta: un assessore rappresenta una città, non se stesso. Se per Moscatiello la missione personale di visibilità e fama viene prima del bene comune, allora faccia un gesto di responsabilità e lasci il posto a chi abbia davvero a cuore Omegna e il suo futuro culturale”, conclude Corbetta.

Daniele Piovera

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