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Territorio | 22 giugno 2025, 14:30

Le streghe di Sambughetto e gli enigmi del “buco delle fate”

Nella nuova puntata della docuserie di Chaawpi, Rodolfo Gusmeroli conduce tra leggende oscure, mummie, draghi e riti antichi: un’immersione nel mistero tra Sambughetto, Agrano e Gattico

Le streghe di Sambughetto e gli enigmi del “buco delle fate”

Una grotta popolata da lupi e falsari, un filo steso tra una caverna e il campanile del paese per intessere incantesimi sotto la luna piena, una mummia venerata per aver sconfitto la morte, draghi mitologici e massi erratici intrisi di riti pagani. Sono questi gli ingredienti della nuova, affascinante puntata di “Vergante Bona alla scoperta!”, la docuserie ideata e prodotta dal brand Chaawpi (Waamoz) e interpretata dall’esploratore del Vco Rodolfo Gusmeroli.

Questa volta, l’itinerario parte da Sambughetto, dove Gusmeroli e la troupe si avventurano all’interno del “buco delle fate”, una grotta immersa nel mistero che, secondo le credenze popolari, fu rifugio di streghe capaci di decidere il destino delle bambine rapite. È l’episodio più oscuro e suggestivo della serie: un vero e proprio “speciale di cronaca nera” che, come spiega Gusmeroli, “non si sofferma tanto sui fatti drammatici quanto sulle leggende che ci fanno riflettere sull’aldilà”.

Oltre a Sambughetto, il viaggio tocca alcuni dei luoghi più misteriosi del territorio: il Sasso di Preja Buia, enorme masso erratico legato a storie di tragedie familiari e draghi; il Sass Malò di Gattico, antico covo di streghe secondo la tradizione; e la mummia della Morta di Agrano, ritrovata nel 1792 e protagonista di un intero pomeriggio di riprese.

Il racconto si intreccia anche con leggende dei territori vicini, come quella di un abitante di Sesto Calende trasformato in drago da Zeus per aver amato la dea Venere. “L’uomo è da sempre affascinato da ciò che è macabro, dalla morte e da ciò che viene dopo – aggiunge Gusmeroli –. Questo episodio incarna perfettamente quel fascino tra sacro e profano, tra verità e mito”.

Il regista Andrea Lazzari, cofondatore di Waamoz e creatore del brand Chaawpi, descrive le riprese come “tra le più entusiasmanti dell’intera serie”. “Le grotte di Sambughetto sono una delle meraviglie naturali più belle che abbia mai visto – racconta – e tra massi erratici, boschi e figure leggendarie, abbiamo dato forma a un episodio che unisce documentario e suggestione in modo potente”.

“Vergante Bona alla scoperta!” è disponibile su YouTube sul canale @Chaawpi, mentre aggiornamenti e contenuti extra vengono condivisi sulle pagine social del progetto. La docuserie, che unisce intrattenimento, cultura e mistero, porta alla luce un patrimonio immateriale affascinante e poco conosciuto, contribuendo a raccontare – con stile tragicomico e visionario – l’anima nascosta del territorio del Verbano Cusio Ossola.

a.f.

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