I carabinieri, lo scorso martedì , hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di giovani, provenienti dal capoluogo campano, subito dopo che gli stessi avevano messo a segno una truffa ai danni di una anziana verbanese.
Nel corso della mattinata una pattuglia del Radiomobile di Verbania aveva fermato e controllato un’auto ad Ornavasso. A bordo una coppia di giovani partenopei di 38 e 40 anni. L’uomo in particolare risultava gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare truffe in danno di anziani. I carabinieri decidevano quindi di attivare le componenti investigative che iniziavano un’assidua osservazione della coppia, che veniva pedinata a debita distanza per diverse ore tra i vari centri del Verbano. Veniva vista compiere in particolare diversi giri in un comune del Verbano, ma allo scopo di non farsi notare i militari rimanevano a debita distanza. Riagganciata l’auto, risultata a noleggio, veniva pedinata sino allo svincolo dell’autostrada di Baveno. Intuito che i due stessero lasciando il territorio, probabilmente perché erano riusciti a mettere a segno una truffa, i carabinieri bloccavano l’auto e sottoponevano i due a perquisizione. L’intuizione è risultata corretta poiché tra i loro effetti personali i militari rinvenivano una grossa somma di denaro, della quale non sapevano giustificarne la provenienza. Nel frattempo giungeva presso la centrale operativa dei carabinieri di Verbania una chiamata che denunciava una truffa appena avvenuta, ai danni di una anziana, proprio nel comune dove la coppia aveva effettuato numerosi giri. I truffatori,infatti, spacciandosi per avvocati, si erano presentati nell’abitazione della donna, dopo che la stessa aveva ricevuto una telefonata da un loro complice, che l’aveva informata che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, provocando gravi lesioni alla controparte e che, per non essere arrestato, la stessa avrebbe dovuto consegnare ad un avvocato una grossa somma di denaro. I due venivano quindi condotti in caserma per i successivi accertamenti, inoltre un vicino della vittima riconosceva nei due fermati quelli che si erano presentati in casa dell’anziana donna, che nel frattempo si portava in caserma per sporgere la denuncia. La somma di denaro veniva quindi interamente restituita alla donna e i due truffatori dichiarati in arresto ed associati in carcere, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’attenzione dei carabinieri rimane sempre alta su questa tipologia di reati particolarmente offensivi, in particolare poiché colpisce le fasce più deboli. In chiave preventiva si raccomanda di seguire i semplici consigli, che periodicamente l’Arma dei carabinieri diffonde sia con il contatto diretto coni cittadini, che con i moderni strumenti tecnologici, in particolare si raccomanda di diffidare sempre di chi chiama o si presenta in casa chiedendo denaro o altri oggetti di valore, spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati. Chiamare nel dubbio il 112 per chiedere consiglio in caso si venga contattati da questi individui e, infine, non esiste nel nostro paese la possibilità di pagare una cauzione per evitare la detenzione.