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Politica | 29 febbraio 2024, 17:26

Regionali: Rossi, il Pd vuole l’alternativa alla destra, il M5S no

Il segretario regionale Dem interviene dopo le dichiarazioni dei 5 stelle

Regionali: Rossi, il Pd vuole l’alternativa alla destra, il M5S no

Si fa tesa la trattativa, in corso da settimane, tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, per provare a definire una alleanza per le elezioni regionali di giugno in Piemonte. Una trattativa che, dopo l’affermazione del “campo largo” in Sardegna con la vittoria di Alessandra Todde, anziché imboccare la discesa sembra essersi complicato. Ieri, rispondendo alla segreteria regionale Dem che invocava lo spirito unitario della Sardegna, la capogruppo pentastellata Sarah Disabato toglieva ogni illusione: “Abbiamo sempre ribadito come non vi fosse alcun collegamento tra il nostro percorso e quello intrapreso in Sardegna o in altre regioni e oggi è bene rimarcarlo. Da parte del Pd non sono arrivate le risposte che si aspettavano”.

Una nuova replica arriva oggi dal segretario regionale del Pd Domenico Rossi. Rossi sottolinea che “quello che il Partito Democratico piemontese ripete dalla scorsa primavera è in linea con lo spirito che ha consentito di costruire l’alleanza a sostegno di Alessandra Todde: mettere al centro ciò che unisce e guardare alle differenze come valore. Evidentemente questi presupposti non appartengono alla classe dirigente pentastellata piemontese”. “O più semplicemente – rincara la dose il segretario Dem - è una questione di volontà politica: il PD vuole costruire un'alternativa alla destra che mal governa il Paese e la nostra regione, il Movimento5Stelle no. Il risultato in Sardegna, però, richiede uno scatto di responsabilità a tutte le forze politiche progressiste, perché uniti si vince. Chi sceglierà di dividere ne risponderà di fronte ai cittadini piemontesi”.

Non ci sono più spazi quindi per riaprire il confronto? “Noi siamo pronti – risponde Rossi - a sederci al tavolo e in tempi strettissimi, ma dobbiamo prendere atto, con rammarico, che le dichiarazioni del M5S post voto in Sardegna non aiutano. Alla generosità del PD che ha consentito al M5S di far eleggere la prima Presidente di Regione, non solo non seguono attestati di riconoscenza, ma prese di distanza su Basilicata e Piemonte, come se i progetti credibili siano solo quelli che passano da un loro candidato. Questo francamente è inaccettabile”.

E le risposte che il Movimento 5 Stelle dice di non aver ricevuto ? “Sulle questioni piemontesi – risponde Rossi - non solo il PD ha ampiamente risposto al M5S nel merito, ma si è sempre reso disponibile a ipotizzare una guida condivisa per la coalizione. Sui temi è emersa una convergenza di massima che potrebbe fare da collante per un’alleanza a partire dalla sanità pubblica e dalla transizione ecologica. Ma, come è evidente in queste ore, manca la loro volontà di farlo come dimostra il fatto che la stessa Disabato ha fatto riferimento alle trattative di coalizione con un’altra forza politica”. “Questo significa – conclude Rossi - che per loro il dialogo con noi è già chiuso? Questo sì è un elemento che richiede chiarezza”.

ECV

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