Consiglieri della minoranza regionale e metropolitani (ma anche un esponente provinciale di Forza Italia), hanno firmato davanti a Palazzo Lascaris la proposta di legge popolare per un’eutanasia legale promossa dall’associazione Luca Coscioni. Un sit in organizzato questa mattina, martedì 1 luglio, davanti alla sede del consiglio regionale per far sì che anche il “parlamentino” piemontese si faccia porta voce di questa protesta.
Un iter sempre molto complicato
L’iter del fine vita in Italia è sempre stato inerpicato. Nel 2013 era stata depositata una proposta di legge sottoscritta da 67mila persone, con l’approvazione del solo testamento biologico. Nel 2021 un milione e 200 mila cittadini hanno firmato per il referendum, su cui era arrivato il parere negativo della Corte Costituzionale. La stessa Corte che dal 2018 ha chiesto quattro volte di legiferare.
“Grazie alle disobbedienze civili - sostiene l’associazione Luca Coscioni - la Corte ha legalizzato a certe condizioni l’aiuto della morte volontaria e in tutte le regioni sono state depositate le leggi “Liberi Subito”.”
Quest’ultima è stata approvata recentemente in regioni come la Toscana.
“Questa legge permetterebbe alle persone lucide e consapevoli, con sofferenze insopportabili e condizioni irreversibili, di poter scegliere la propria fine con l’aiuto attivo di un medico. Con regole chiare, con tempi certi. Con il sistema sanitario nazionale”.
No alla legge in discussione al Senato
I manifestanti presenti oggi hanno espresso parere negativo rispetto al disegno di legge in discussione in Senato che rappresenterebbe per l’associazione un passi indietro rispetto alle libertà ottenute dopo i casi di Dj Fabo e con le disobbedienze civili di Marco Cappato.“Il Piemonte poteva decidere di legiferare su una legge regionale così come ha avuto il coraggio di fare la Toscana - commenta Davide Di Mauro della Cellula Coscioni Torino - oggi siamo qui per chiedere a tutti i consiglieri di maggioranza di sottoscrivere questa proposta di civiltà".