Ancora polemiche sulla questione relativa all'assegnazione da parte della giunta Berio di una casa alla famiglia rom che da più di dieci anni vive nelle roulottes a fianco del campo sportivo di Verta. "Come Fratelli d'Italia Omegna-Cusio - sottolineano la segretaria Fabrizia Maggiola, il consigliere e capogruppo Mattia Corbetta e Alessandro Marchini - vogliamo rimarcare con decisione il nostro no alla scelta della giunta Berio di assegnare una casa alla famiglia rom”.
“Si tratta di una scelta scellerata, figlia della solita politica buonista tanto cara alla sinistra. Forse a palazzo di Città non comprendono l'apprensione dei residenti della Verta: si tratta di legittime preoccupazioni di chi ha fatto sacrifici per comprare e sistemare la casa per sé stessi o per i propri figli”, proseguono gli esponenti di FdI. “Anni di lavoro e di rinunce, resi vani da persone che, per ragioni culturali, hanno sempre scelto di vivere distante dalla società e che non vorranno integrarsi in un contesto residenziale. Le conseguenze sono immaginabili: chi garantirà la cura degli spazi? Chi pagherà le spese comuni? Chi verificherà che gli occupanti non aumentino di numero? Chi garantirà il rispetto delle regole? La risposta è ovvia: nessuno”.
“Alle finestre delle palazzine in via Verta sono apparsi numerosi cartelli "Vendesi" e i residenti hanno avviato una raccolta firme per dire no all'assegnazione dell'appartamento ai rom. Fratelli d'Italia, insieme agli alleati della Lega, li supporterà raccogliendo firme nei propri gazebo - sottolineano i rappresentanti del partito di Meloni -. La raccolta firme proseguirà giovedì mattina presso il gazebo in Largo Cobianchi, dalle 9.00 alle 12.00, senza bandiere di partito”.
“Vogliamo dire basta a regalie a chi rifiuta ogni forma di integrazione – concludono da FdI -. Aiutiamo prima chi è in difficoltà a causa delle avversità e non chi lo è per scelta di vita. Siamo da sempre con chi ha fatto sacrifici per costruire il proprio presente e continua a lottare per costruire un futuro migliore per la propria famiglia”.