Si è fatta attendere, ma la reazione del sindaco di Omegna Daniele Berio alle parole del consigliere Mattia Corbetta sulla sua non elezione all'interno della rappresentanza dei sindaci è arrivata.
"È un’abitudine consolidata per Corbetta- esordisce Berio- affidare ai media una lettura delle vicende politiche cittadine faziosa e strumentale, che sacrifica la verità dei fatti e l’approfondimento dei temi a beneficio della promozione di sé e del proprio schieramento di appartenenza, criticando a prescindere l’operato di questa amministrazione.È un approccio che non condivido perché invece di stimolare utilmente il dibattito politico, genera disinformazione e trascina nella polemica ogni questione, anche quelle della massima rilevanza per la nostra comunità come, nel caso specifico, quello della sanità pubblica nel VCO.Ribattere puntualmente a tutte le dichiarazioni con cui Corbetta ha sin qui fatto un uso funzionale del diritto/dovere dell’opposizione di informare i cittadini sulle vicende della politica omegnese sarebbe stato un impegno a tempo pieno, oltre che un esercizio sterile e dispersivo.
In questa occasione però, pur sorvolando sui più disparati argomenti introdotti ad colorandam nel commento di Corbetta, sento il dovere di rispondere puntualmente alle dichiarazioni relative alla mia mancata nomina nell’ambito della Rappresentanza dei Sindaci dell’ASL VCO, perché la sanità è un argomento sul quale non posso accettare che si faccia disinformazione e strumentalizzazione.Per prima cosa tengo a precisare che le mie scelte sulla sanità non sono in alcun modo condizionate dal Sindaco di Verbania, come è provato dal fatto che ho dichiarato pubblicamente il mio favore per la soluzione dell’ospedale unico già nel maggio 2022 quando mi sono candidato per la prima volta a sindaco di Omegna, ossia ben prima di fare la sua conoscenza. Ho stima e amicizia per il Sindaco Marchionini ma questo non mi impedisce, quando non mi trovo in linea con le sue proposte, di tenere una posizione diversa, come è già accaduto.Non è dunque il Sindaco di Verbania a guidare le mie scelte, che sono autonome e assolutamente coerenti, cosa che non si può dire delle scelte di Corbetta che sono evidentemente guidate dal consigliere regionale di turno alle cui indicazioni si uniforma acriticamente anche a scapito degli interessi della propria comunità di riferimento. Basta rileggere le sue dichiarazioni sulla questione Ospedale unico del VCO per constatare che negli ultimi 4-5 anni sono cambiate più volte in base agli ordini che arrivavano dall’alto. Non accetto quindi da lui lezioni sulla indipendenza di pensiero.Quanto al merito della “questione sanità” è importante sottolineare che la mia posizione a favore dell’ospedale unico si basa su fatti oggettivi, risultanze di studi tecnici e di valutazioni professionali.I cittadini devono sapere che questa soluzione è sostenuta dagli addetti ai lavori (Ordine dei Medici, professionisti di chiara fama e manager come Mariella Enoc per citarne alcuni), e che incontra il parere favorevole della maggior parte dei Sindaci del territorio.Ma soprattutto la gente deve sapere che quella dell’ospedale unico è stata indicata come la "la soluzione tecnica più adatta e sostenibile" da Agm Project Consulting, ossia dalla società di consulenza e ingegneria specializzata in sanità incaricata (e pagata con denaro pubblico) proprio dalla stessa Regione Piemonte. Quanto poi alla possibilità di appoggiare eventualmente la decisione del Sindaco Marchionini di ricorrere al TAR, bollata davvero inopportunamente da Corbetta come “folle”, tengo a precisare che l’iniziativa conferma invece la determinazione di battermi con ogni mezzo e in ogni sede per difendere il diritto alla salute dei cittadini di Omegna e del Cusio, dopo che ogni altro appello al senso di responsabilità è rimasto disatteso.
Precedentemente, sulla scorta delle conclusioni della Consulenza Tecnica acquisita agli atti della Regione Piemonte, avevo inviato una lettera ciascuno dei consiglieri regionali esortandoli a non ignorare le inequivocabili risultanze a favore dell’ospedale unico in nome della fedeltà alla linea di partito, e chiedendo al contempo di fornire alle amministrazioni locali il supporto necessario a ristrutturare la sanità del VCO anche attraverso il potenziamento del servizio di assistenza territoriale, creando le strutture che svolgano una funzione intermedia tra ospedale e domicilio.Questo dimostra peraltro che non ho mai pensato a nessun taglio dei servizi sul territorio come insinua Corbetta ma piuttosto mi sono preoccupato del loro efficientamento.
Sappiamo tutti come sono andate le cose… ancora una volta hanno prevalso la ricerca del consenso e le logiche di partito (e qui lascio a ciascuno di interpretare il fatto che il Presidente della Regione fosse assente e che a sua volta l’assessore alla Sanità abbia lasciato l’aula prima del voto) ma sono fermamente convinto che la decisione assunta dal Consiglio Regionale non rifletta gli interessi della comunità, e per questo ho deciso di impugnare la delibera.Quanto poi all’affermazione di Corbetta secondo cui con la mia esclusione dalla Rappresentanza dei Sindaci dell’ASL VCO i cittadini omegnesi e cusiani vedranno meglio tutelati i propri interessi, rispondo innanzitutto assicurando che la soluzione dell’ospedale unico non comporterebbe nessun cambiamento per quanto riguarda il Centro Ortopedico di Quadrante, come ho potuto preventivamente accertare in occasione di più incontri con la dirigenza del COQ. Per quel che concerne invece l’efficacia dell’azione del neoletto Sindaco di Valstrona Capotosti nell’assicurare la migliore tutela del diritto alla salute degli omegnesi e dei cusiani al momento non posso esprimermi perché non so quale linea seguirà.E’ tuttavia evidente che Corbetta confida nell’allineamento del medesimo alle scelte del centro-destra, contrarie all’ospedale unico: se così fosse però, di fronte a uno studio tecnico che indica nell’ospedale unico “la soluzione tecnica più adatta e sostenibile” dovranno spiegarci secondo quali principio della buona amministrazione si dovrebbe scegliere una soluzione più costosa e meno performante, e come pensano di conciliare quest’ultima con l’ambizione dichiarata di tutelare gli interessi della comunità.E’ importante sottolineare che il diritto alla salute è oggi un concetto ampio e complesso, e che pertanto le aspettative della comunità riguardo alla sanità comprendono anche la modalità di organizzazione ed erogazione dei servizi sanitari, e l’interesse all’efficiente allocazione degli investimenti pubblici per la sanità.E’ innegabile che solo la soluzione dell’ospedale unico possa soddisfare queste legittime aspettative come risulta dalle conclusioni dello studio commissionato dalla regione che riporto testualmente:
“La soluzione A, vede la realizzazione di un unico presidio e risulta essere, per le ragioni esposte nell’analisi SWOT, la soluzione tecnica più adatta e sostenibile.
A ciò si aggiunga il fatto che l’ALS VCO:
- risulta tra le prime tre ASL della Regione Piemonte per decremento di figure professionali tra l’anno 2010 ed il 2021;
- presenta al 2021 la maggior percentuale di medici over 60 di tutta la Regione (in particolare 31% rispetto ad una media delle ASL Piemontesi del 23%);
- presenta un incremento, tra il 2019 ed il 2022, di 42 FTE di medici gettonisti all’interno del proprio organico
STRENGHTS – PUNTI DI FORZA
- Totale centralizzazione dell’attività con conseguente maggiore specializzazione delle risorse e rispetto dei volumi di attività previsti dalla normativa
- Riduzione delle necessità di personale medico
- Economie di scala che comportano l’ottimizzazione nell’utilizzo di risorse strutturali e umane
- Riduzione costi di gestione
- Struttura di nuova realizzazione adeguata a rispondere alle esigenze sanitarie definite
OPPORTUNITIES – OPPORTUNITÀ
- Intervento Greenfield (tempi, costi, minori vincoli, ecc..)
- Razionalizzazione dei servizi a supporto delle attività sanitaria
- Maggior attrattività nei confronti del personale sanitario
- Maggiore attrattività nei confronti della popolazione residente”
Alla luce di quanto sopra lascio ai cittadini di valutare se, come ritiene Corbetta, la mia esclusione dalla Rappresentanza dei Sindaci dell’ASL VCO sia davvero garanzia di tutela del loro buon diritto.
Pur rispettando il valore della Rappresentanza dei sindaci e l’esito della recente votazione, che peraltro non ho commentato né contestato, devo dire che non ho bisogno di farne parte per difendere gli interessi di Omegna, del Cusio e dei cittadini; l’ho sempre fatto e continuerò a farlo al di la delle poltrone determinate dai giochi della politica.