Il vescovo apre la patronale di San Vittore

S'è aperta con lo scoprimento, e la benedizione del vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla, della, lapide destinata a tramandare a futura memoria l'avvenuto restauro della basilica, la celebrazione religiosa di San Vittore.
"Duecentosettantadue anni fa - ha ricordato il parroco, don Costantino Manea - l'allora vescovo inaugurava la basilica, oggi 8 maggio 2024, il vescovo monsignor Brambilla ha scoperto la targa che ricorda l'avvenuto restauro. Lo ringrazio per avermi conferito questo incarico anche se, nei mesi e negli anni scorsi, mi dicevo: ma perché proprio a me è toccata questa fatica!".

Monsignor Brambilla, nell'omelia, ha dato atto a don Costantino della "tenacia con la quale ha perseguito il compito che gli avevo affidato. Oggi siamo qui a festeggiare, dopo 8 anni, l'avvenuto restauro. Sabato spiegheremo quanto è stato fatto, ringrazieremo chi ci ha lavorato e gli sponsor". Nella parte finale dell'omelia il vescovo ha condotto i fedeli, e le autorità presenti, in una visita guidata devozionale: dalla piazza al presbiterio.

La serata s'è chiusa con la processione al lume delle candele fino al porto di Intra per la benedizione del lago e i fuochi d'artificio offerti dall'amministrazione comunale. Prima, però, don Romano Mora s'è rivolto idealmente ai turisti nelle tre principali lingue europee: tedesco, inglese e francese. Il sindaco, Silvia Marchionini, ha sottolineato come San Vittore sia una festa che "unisce la comunità" e ha lanciato la proposta di conferire a monsignor Brambilla, la cittadinanza onoraria di Verbania: "Sono certa che il prossimo consiglio comunale sarà d'accordo".