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Economia | 24 giugno 2023, 15:20

Nel 2022 spesi nel Vco 216 milioni in beni durevoli: calo del 2 percento

È quanto rileva l’Osservatorio Findomestic. Arretra a doppia cifra (-14,5%) il segmento delle auto nuove, crescono invece i motoveicoli (+7,7%, per 6 milioni) e la telefonia (+1,3%, per 20 milioni)

Claudio Bardazzi

Claudio Bardazzi

Nel 2022 in Piemonte sono stati spesi in beni durevoli 5 miliardi e 963 milioni di euro (dato che vale la quinta posizione in Italia), il 3,4% in meno rispetto al 2021: una flessione che, come rileva l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia e giunto alla ventinovesima edizione, supera sia il dato nazionale (-2,7%), sia quello delle altre regioni del Nord-Ovest (-2%).  “A penalizzare la regione sono state in particolare le contrazioni registrate nei comparti delle auto nuove (-10,9% vs -11,2%) e usate (-5,4% vs -4,1%), alle quali, restando nell’ambito della mobilità, si contrappone un incremento della spesa in motocicli (+6,2%) superiore di quasi 2 p.p. alla media italiana (+4,4%)”, commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. “Arretrano in maniera significativa anche l’elettronica (-18,9% vs -14,4%) e l’information technology (-9,9% vs -8,2%), mentre i mobili (+5,2%), gli elettrodomestici (+2,9%) e la telefonia (+2,2%) fanno segnare una crescita”. 

 Verbano-Cusio-Ossola (-2%), Asti (-2,5%), Novara (-3%) e Torino (-3,2%) sono le province dove si registra un calo nei consumi in beni durevoli inferiore alla media regionale (-3,4%), mentre a Biella (-3,8%), Cuneo (-3,9%), Alessandria (-4%) e Vercelli (-5%) la flessione è più marcata. L’Osservatorio Findomestic rileva che nel 2022 una famiglia piemontese ha destinato mediamente all’acquisto di beni durevoli 3.005 euro (347 euro in più rispetto alla media nazionale). Il primato regionale spetta a Biella che, con 3.289 euro per famiglia, è al quarto posto fra tutte le province italiane.

Seguono nell’ordine Novara (3.050), Alessandria (2.996), Vercelli (2.995), Torino (2.991), Asti (2.987), Cuneo (2.985) e Verbano-Cusio-Ossola (2.939), che si colloca al 40° posto fra le 107 province italiane.  Novara. Il reddito per abitante dei cittadini della provincia di Novara nel 2022 si è attestato a 21.766 euro (+7%). Lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 495 milioni (-3%), con una spesa media familiare pari a 3.050 euro (-2,9%). Gli acquisti si sono concentrati soprattutto sulle auto usate (132 milioni, -5,4%) e su quelle nuove (129 milioni, -8,8%), segmento nel quale la spesa media familiare (797 euro) è la più elevata del Piemonte. Rimanendo nell’ambito della mobilità, crescono a doppia cifra i motocicli (+10,1%, per un valore di 12 milioni), mentre fra i beni legati alla casa sono i mobili a fare la parte del leone (119 milioni, +6,3%), seguiti dalla telefonia (43 milioni, +1,1%) e dagli elettrodomestici (32 milioni, +2,6%).

La spesa per l’information technology (14 milioni) cala del 9,4%; male anche l’elettronica, alla quale sono stati destinati 13 milioni, con una flessione del 19,8% che assegna a Novara il quartultimo posto nella classifica delle 107 province italiane.  Vco. Fra le province piemontesi, Verbano-Cusio-Ossola (VCO) è quella con il reddito per abitante (19.865 euro, +8,6%), il volume di acquisti in beni durevoli (216 milioni, -2%) e la spesa per famiglia (2.939 euro, -1,5%) più bassi in assoluto.

Il VCO è l’unica provincia italiana a far registrare un incremento, seppur lieve, negli acquisti di auto usate (+0,5, per un valore di 61 milioni), mentre scivola al 101° posto nella classifica nazionale dei consumi complessivi per quanto riguarda gli elettrodomestici (14 milioni, +4,9%) e l’information technology (5 milioni, -10,9%). In Piemonte VCO vanta, ex aequo con Asti, la minore contrazione (-16,2%) negli acquisti di elettronica, mercato che vale 6 milioni di euro, mentre l’incremento del 3,9 (per un valore di 55 milioni) rilevato nel comparto dei mobili la relega in coda alla classifica regionale. Arretra a doppia cifra (-14,5%) il segmento delle auto nuove, che alimenta un mercato da 49 milioni, crescono invece i motoveicoli (+7,7%, per 6 milioni) e la telefonia (+1,3%, per 20 milioni).

Redazione

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