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Verbano | 07 aprile 2023, 12:00

Cannobio: a Pasqua riaprirà i battenti l’ex Villa Patrizia, ora “Acquazzurra”

Il rilancio della struttura turistica dopo che i nuovi proprietari l’hanno rilevata per 3 milioni

Cannobio: a Pasqua riaprirà i battenti l’ex Villa Patrizia, ora “Acquazzurra”

Da “Patrizia” ad “Acquazzurra”. Dovrebbe aprire i battenti a Pasqua, salvo novità, la struttura turistica di viale Vittorio Veneto a Cannobio chiusa nel 2012. Villa Patrizia si chiamerà ora “Acquazzurra”. 170 i posti letto (52 appartamenti, oltre alle camere dell’hotel) con vista lago che i nuovi proprietari, cinque in tutto, dopo che hanno rilevato la struttura dalla procedura fallimentare per oltre 3 milioni di euro, intendono far diventare la “regina” del turismo provinciale.

Non poca cosa per un territorio, il Vco, ad alta vocazione turistica e per una zona, l’alto Verbano, che può oltre tutto godere i benefici della vicinanza col confine. Sono molti, infatti, gli stranieri, soprattutto svizzeri e tedeschi, a frequentare ogni anno le sponde del lago Maggiore. Le precedenti otto aste, va ricordato, erano andate fallite e il prezzo stabilito inizialmente dal perito – 11 milioni – è via via sceso. Ora la rinascita, voluta da tutti: nuova proprietà e cittadini, che si rendono conto dell’opportunità.

Nei primi anni del 2000, per la cronaca, la struttura era finita nel mezzo di una bufera giudiziaria. Un’inchiesta lunga e complicata condotta dal pm Fabrizio Argentieri della procura di Verbania, quella denominata degli “Alberghi d’oro” di cui la parte che interessava “Villa Patrizia” era uno dei filoni, che aveva visto finire sulla graticola politici e imprenditori della zona. Nel mirino degli inquirenti contributi regionali ottenuti per recuperare la “Ossidi Metallici”, sulle cui ceneri era poi sorto il complesso turistico.

Alessandro Garavaldi

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