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Attualità | 29 novembre 2022, 18:40

Migliorare le infrastrutture per recuperare l'acqua che si disperde nella rete

Lo hanno ribadito i vertici di Acqua Novara e Vco in un convegno a Novara organizzato per parlare dei cambiamenti climatici

Migliorare le infrastrutture per recuperare l'acqua che si disperde nella rete

L’acqua “è la spia del cambiamento climatico” : circa l’80% del ‘climate change’ viene percepito attraverso l’acqua. E nei territori del nord ovest d’Italia in particolare “assistiamo all’alternarsi di fenomeni estremi, con violenti eventi alluvionali e fasi di acuta siccità”. Lo ha detto questa mattina a Novara il professore Daniele Bocchiola, docente di idrologia del Politecnico di Milano, intervenendo ad un evento organizzato da Acqua Novara e Vco, società che gestisce il servizio idrico integrato nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.

Riportando i dati di uno studio condotto sul territorio di questa porzione di Piemonte, Bocchiola ha rimarcato come il 2022 sia stato un anno caratterizzato da una elevatissima siccità, paragonabile a quella record del 2003, ma con una ulteriore aggravante: “quest’anno ha avuto alle spalle altri tre anni siccitosi e con incrementi significativi dei principali parametri meteorologici di impatto sia sulla risorsa idrica sia sulla popolazione. Guardando alle temperature, infatti, il 2022, è stato in questo territorio l’anno culmine di un incremento che da 1950 ad oggi ha visto crescere il dato medio di 2,3 gradi”.

Eppure nonostante queste evidenze, come ha sottolineato Daniele Barbone, amministratore delegato di Acqua Novara e Vco, “gli stakeholders dei comuni pongono solo al settimo posto nella scala delle priorità che ci vengono indicate i problemi legati al cambiamento climatico. Cari sindaci – ha scandito Barbone – dobbiamo iniziare a capire che questa priorità deve salire, come hanno fatto i giovani del territorio, che interpellati l’hanno collocata al terzo posto”.

E il modo migliore per rispondere a questa urgenza di cambiamento di prospettiva, è - come hanno spiegato il presidente della società, Emanuele Terzoli e diversi altri tra gli intervenuti - è quello di colmare il gap delle infrastrutture idriche per andare a recuperare il più possibile dell’acqua dispersa dalla rete, che oggi anche in quest’area complessivamente virtuosa raggiunge il 40% del totale. “Dobbiamo investire – ha concluso Barbone citando una frase del segretario generale dell’Onu Gutierrez -perché la lotta globale per il clima sarà vinta o persa in questo decennio cruciale e sotto la nostra responsabilità. Una cosa è certa: coloro che rinunciano sono certi di perdere. Quindi lottiamo insieme. E vinciamo”.

ECV

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