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Scuola | 10 dicembre 2021, 10:00

Studiare la notte conviene? Vantaggi e consigli per lo studio notturno

Studiare la notte conviene? Vantaggi e consigli per lo studio notturno

Moltissimi studenti italiani hanno la tendenza a concentrare le ore di studio più intense la notte, dedicandosi ad altre attività durante il giorno, come al lavoro oppure alle lezioni. Studiare di notte, infatti, offre notevoli vantaggi sulla concentrazione e sul rendimento generale, ma si tratta pur sempre di un’attività che deve essere accompagnata da una buona organizzazione generale e a un’ottima routine del sonno, estremamente importante per non perdere la concentrazione ed ottenere il massimo rendimento. Vediamo quindi quali sono i benefici dello studio notturno e come sfruttare al meglio questa possibilità.

Vantaggi e benefici delle ore notturne per lo studio

La notte spesso porta consiglio, dato che molte delle idee più brillanti vengono proprio durante le ore piccole. Anche lo studio ne trae beneficio, perché si riesce a somatizzare prima i concetti letti e ripetuti, e perché l’atmosfera di calma, quiete e di silenzio notturno crea un ambiente ideale per la concentrazione. I benefici dello studio di notte includono anche la possibilità di aumentare le ore a propria disposizione per dedicarsi allo studio, specialmente all’approssimarsi di un esame. 

Naturalmente non è mai saggio passare la notte in bianco, ma anche qui basta un pizzico di organizzazione. Si può fare tardi e svegliarsi tardi l’indomani, ricominciando con lo studio interrotto la notte precedente, così da creare una catena di valore che terrà la mente attiva e mai stanca, senza privarla del necessario riposo. Studiare prima di andare a dormire, inoltre, aiuta il cervello ad assorbire i concetti, i quali verranno poi elaborati durante la fase REM.

Consigli per studiare la notte in modo efficace

Di notte così come di giorno, c’è un fattore che non cambia: bisogna avere un piano ben definito per sfruttare al massimo il tempo e le risorse a disposizione ed organizzarsi in maniera puntuale.

In secondo luogo, è consigliabile preparare una postazione studio ottimizzata, ad esempio usando una sedia ergonomica, per mantenere una corretta postura, mentre per evitare i colpi di sonno improvvisi si consiglia di cenare leggero, perché la digestione può appesantire sia il fisico che la mente. Poi è il caso di evitare alcuni stratagemmi classici come il caffè e le bevande energetiche: sul momento possono dare un boost, ma alla lunga – se si esagera – diventano un fattore negativo per la regolazione dei cicli circadiani dell’organismo.

Inoltre, è bene tenere a mente che studiare di notte richiede un notevole impiego di energia elettrica, per questo motivo, se si preferisce svolgere le attività accademiche nelle ore di buio, è consigliabile aggiornare la propria tariffa energetica affacciandosi ad esempio alle alternative proposte dal mercato libero della luce, che consentono di creare tariffe studiate su misura per la fascia oraria desiderata. 

Un ultimo consiglio è quello di non passare mai passare troppe ore seduti e chinati sui libri, o immobili di fronte ad un monitor. È infatti importante sgranchirsi le gambe e le ossa, magari facendo una (silenziosa) passeggiata per le stanze della casa. Infine, no allo studio notturno se si è nervosi, occorre prima cercare di alleviare la tensione e poi iniziare a studiare, altrimenti la resa potrebbe non essere buona. 

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