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Territorio | 13 maggio 2021, 19:00

Fondi alluvione, l'assessore regionale Gabusi: “Ritardi per l’inerzia di Roma. Entro maggio le coperture per le spese di somma urgenza”

“Il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha dato rassicurazioni in merito all’erogazione. Ne siamo felici e ci aspettiamo altrettanta attenzione anche per le imprese e i privati”

Fondi alluvione, l'assessore regionale Gabusi: “Ritardi per l’inerzia di Roma. Entro maggio le coperture per le spese di somma urgenza”

L'assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione Civile della Regione, Marco Gabusi, ha inviato una nota alla nostra redazione in merito all'articolo pubblicato ieri (leggi qui)dalle nostre testate sui rimborsi regionali per le opere urgenti di messa in sicurezza per i danni provocati dall'alluvione dell'ottobre scorso.

Di seguito l'intervento dell'assessore.

L’onorevole Borghi accusa la Regione di pressapochismo, quando lui per primo muove critiche generiche senza entrare nel merito. Si dica puntualmente cosa non funziona anziché lanciare provocazioni e biasimi senza fondamento.

Per quanto ci riguarda ciò che non funziona è l’inerzia di Roma nell’assegnazione dei contributi richiesti per i danni a tutti i territori piemontesi colpiti dalle alluvioni del 2019 e del 2020. La Regione Piemonte ha fatto tutti i passaggi, non ha mancato nessuno step burocratico e l’ha fatto anche con estrema sollecitudine; l’onorevole Borghi e i Sindaci dei Comuni maggiormente danneggiati ricorderanno senz’altro che abbiamo portato il Capo Dipartimento della Protezione civile a fare un sopralluogo immediatamente due giorni dopo l’alluvione di ottobre. Questo ha consentito certamente di velocizzare la dichiarazione dello Stato di Emergenza, indispensabile per attivare il processo di contributi per i danni.

Abbiamo portato avanti azioni a più livelli nei confronti del Governo per ottenere ciò che è in realtà un diritto dei territori colpiti dalle alluvioni. A fronte di un fabbisogno totale di oltre 1.353 milioni di euro per i danni del 2019 e del 2020 ad oggi sono stati stanziati appena 15 milioni su oltre 70 richiesti per le sole somme urgenze dell’alluvione 2020, mentre nulla è stato stanziato per il 2019.

Rispetto a queste cifre è stato delineato con il territorio il quadro dei fabbisogni immediati e delle priorità di ogni categoria ed è stata comunicata la richiesta di oltre 400 milioni di euro - di cui 149 milioni per i danni ai privati e alle attività produttive - al Presidente del Consiglio e al Capo Dipartimento della Protezione civile. Stiamo procedendo per priorità, proprio perché sappiamo che ci sono delle amministrazioni comunali in difficoltà, ma non si può sicuramente addossare alla Regione una colpa che non ha e che riguarda piuttosto mancanze di governi precedenti.

Sia chiaro che non ci siamo limitati ad avanzare richieste. Abbiamo attivato tutte le azioni che potevamo a Roma, abbiamo anche chiesto ai parlamentari piemontesi di portare avanti un vero e proprio pressing per sensibilizzare il Governo nella copertura finanziaria degli interventi legati alle alluvioni. Speriamo che l’onorevole Borghi abbia fatto la sua parte, anche se ad oggi i risultati non si vedono.

In tutte le visite che ho fatto a Roma ho sempre sollecitato l’assegnazione delle somme richieste e anche il presidente della Regione Alberto Cirio ha attivato tutti i canali possibili.

Posso finalmente dire che nel corso del nostro ultimo incontro il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha dato rassicurazioni in merito all’erogazione delle coperture per le spese di somma urgenza entro il mese di maggio. Ne siamo felici e ci aspettiamo altrettanta attenzione anche per le imprese e i privati.

Comunicato Stampa

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