Il 9 maggio si celebra la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori. La campagna è stata lanciata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza sull’importanza che questi uccelli rivestono nelle relazioni internazionali e per trovare il modo di proteggerli a livello globale di fronte al cambiamento climatico.
“Uno studio condotto dall’Ispra sulla base di dati raccolti in 30 anni di monitoraggio di sei specie di uccelli migratori a lungo raggio (Beccafico, Balia nera, Codirosso comune, Usignolo, Cannaiola e Torcicollo), dimostra -spiega l’Ente Gestione delle Aree Protette dell’Ossola sul proprio sito- che alcune specie stanno rispondendo molto velocemente al climate change, anticipando la data di migrazione primaverile”.
“Con i loro spostamenti -sottolinea l'Ente- gli uccelli migratori connettono il Pianeta. Così spiegava l’anno scorso António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite: 'Gli uccelli migratori collegano persone, ecosistemi e nazioni. I loro viaggi epici sono simboli del nostro pianeta interconnesso. La Giornata mondiale degli uccelli migratori è un’opportunità per celebrare la grande meraviglia naturale della migrazione degli uccelli, ma anche un promemoria che quei modelli, e gli ecosistemi di tutto il mondo, sono minacciati dalla distruzione dell’habitat e dal cambiamento climatico. Esorto i governi e le persone di tutto il mondo ad intraprendere un’azione concertata di conservazione che contribuisca a garantire la sopravvivenza degli uccelli e la nostra'”.