Una scuola di alta formazione in management turistico dall’anno scolastico 2026-27 al residence Carl & Do! Di Baveno ma con sede legale all’istituto Maggia nei locali in uso a Hospes, l’associazione degli ex allievi.
Il progetto è stato presentato da Alessandro Porrini, sabato 6, all’assemblea annuale del sodalizio all’hotel La Palma: "Nei primi due anni le lezioni si terranno a Baveno in aula per 6 mesi, nei successivi 6 i ragazzi faranno esperienza in azienda, Lo stesso avverrà il secondo anno durante il quale gli studenti approfondiranno quanto appreso durante il primo: 6 mesi in aula e 6 in azienda. Il terzo anno si trasferiranno a Montreux per completare la formazione. Al termine del percorso triennale, conseguiranno due attestati: uno del corso di Baveno, l’altro a Montreux. Non sarà un corso di laurea triennale. I nostri studenti usciranno già formati in grado di svolgere ruoli direttivi nelle strutture ricettive che li assumeranno".
"Abbiamo deciso di avviare la nostra scuola di alta formazione – spiega Riccardo Fava Camillo, presidente di Hospes e docente al Maggia – perché al Carl & Do si sono liberati gli spazi (aule e alloggi, ndr) occupati da Istud (scuola di manager e business, ndr) che ha deciso di tornare a Milano. A gestire la scuola sarà una fondazione in corso di costituzione della quale intendiamo chiedere di farne parte la Provincia".
I tempi che si sono dati ad Hospes sono stretti. L’impegno è di partire per il prossimo anno scolastico. Alla scuola saranno ammessi non soltanto i diplomati d’istituti alberghieri come il Maggia ma tutti i diplomati di scuola media superiore che intendano intraprendere una carriera in aziende turistiche. "E’ un’iniziativa che intraprendiamo nel solco di quanto ci ha insegnato lo storico direttore, Albano Mainardi – con il quale ho avuto la fortuna di collaborare all’inizio della mia carriera di docente. Lui ha sempre insistito sulla formazione continua, sull’aggiornamento dell’insegnamento da impartire. Ricordo quando, nel 1984, mi chiese d’accompagnarlo a Milano ad un convegno dove già si discuteva di informatizzazione. Erano gli albori di internet, ne aveva intuito le potenzialità".
Con l’attuale dirigente scolastico invece, ha confessato Fava Camillo in assemblea i rapporti "non sono gli stessi avuti con i predecessori alcuni dei quali sono diventati nostri soci onorari. E’ per questo che non ci siamo potuti riunire nell’aula magna del nuovo istituto, nonostante sia previsto dalla convenzione a suo tempo concordata con la Provincia all’atto di cessione della sede storica di nostra proprietà. La Provincia, non ha ancora firmato la convenzione, anche se sta ottemperando a tutte le altre clausole quella ad esempio il versamento di 15.000 euro l’anno fino all’esaurimento della stima dell’immobile al momento della cessione. Quando abbiamo chiesto il motivo, ci hanno risposto di rivolgerci al dirigente scolastico. Non avrei voluto riferirvelo ma ve lo dovevo perché sapeste che non è per nostra volontà che, dopo l’inaugurazione dei locali in uso per la nostra sede al Maggia ci siamo dovuti trasferire qui, al La Palma, per l’assemblea".














