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Attualità | 25 novembre 2025, 17:20

Verbania celebra la Giornata contro la violenza sulle donne FOTO

Targa commemorativa, pianta simbolica e incontri nelle scuole per sensibilizzare studenti e cittadini sul rispetto e la parità di genere

Verbania celebra la Giornata contro la violenza sulle donne FOTO

Sono stati il prefetto, Matilde Pirrera; l’assessore alle Politiche sociali, Katiuscia Zucco; e il vicesindaco, Silvano Boroli, a scoprire la targa in memoria delle vittime di femminicidio collocata davanti alla pianta messa a dimora all’ingresso de “Il Maggiore”. Sulla targa è scritto: “Ogni foglia sia amore, ogni ramo rispetto, ogni fioritura la promessa di un futuro in cui nessuna vita venga spezzata”. “I fiori che sbocceranno a primavera saranno rosa”, ha anticipato Zucco.

Pirrera, rivolta alle studentesse e agli studenti delle due classi terze delle medie Quasimodo, ha esortato le prime “ad esigere sempre rispetto” e i secondi “a non prevaricare mai sulle future mogli e compagni, a cominciare dai lavori domestici che in genere vengono svolti dalle donne, come la cura dei genitori anziani”. Ha invitato le ragazze a reagire al primo approccio sbagliato, anche in situazioni delicate: “Com’è capitato a me quando ero nella commissione di un concorso, ero in imbarazzo a segnalare la cosa al mio superiore, ma l’ho fatto; così dovete fare anche voi se vi dovesse capitare”.

Stimolata da Pirrera, anche l’assessore Zucco ha raccontato di un passaggio, ottenuto con l’autostop, offertole dalla persona sbagliata e della precipitosa discesa dall’auto quando era ancora in moto. Boroli, aprendo la cerimonia, ha definito la messa a dimora della pianta “un segno che ci permetta di non dimenticare le tante donne vittime di violenza in questa giornata a loro dedicata e un augurio affinché ognuna di queste donne possa prendere in mano la propria vita facendola rifiorire”.

Il 25 novembre è stato celebrato anche al liceo Cavalieri con la lectio magistralis del lama Michel, guida spirituale della comunità buddista di Albagnano. “Non voglio tenere una lectio magistralis – ha chiarito il religioso rivolto agli studenti – ma condividere con voi alcuni pensieri. Io sono riconoscente ai maestri che ho avuto la fortuna d’incontrare, siate riconoscenti anche voi verso chi vi è stato maestro. Io li ringrazio ogni giorno recitando una preghiera (recitata prima d’entrare in argomento, ndr)”.

Ad aprire l’incontro è stata la dirigente, Cinzia Sammartano: “È il secondo anno che organizziamo un evento il 25 novembre e ci arriviamo preparati. C’è un generale analfabetismo sentimentale: come si può pensare che non si possa parlare a scuola di affettività? Occorrono rispetto e gentilezza. Noi abbiamo acceso i riflettori molto prima di questa giornata, facendo lavorare le classi”.

Concetti condivisi nell’intervento di saluto dal vice prefetto, Roberto Dosio: “Prima di intraprendere la carriera prefettizia, ho insegnato per qualche anno e ho riscontrato nei ragazzi difficoltà nell’approcciarsi alla vita affettiva. Oggi si parla di amore in senso negativo: il senso di possesso non è amore, spesso deriva da un senso d’insicurezza”.

Redazione

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