In una cornice come quella della Reggia di Venaria Reale, si è svolta la cena di gala del XXXVI Congresso Nazionale Forense, appuntamento clou del mondo dell’avvocatura italiana. Ad accompagnare l’evento sono state le voci di alcuni artisti del Teatro Regio di Torno, tra cui il tenore verbanese Damiano Colombo, insieme al soprano Eugenia Braynova e ai coristi Lyudmyla Porvatova, Giulia Medicina, Arturo Capraro e Marco Tognozzi.
Damiano Colombo, artista verbanese noto per la sua carriera ormai nazionale e per il suo impegno nella coralità e in favore delle opere benefiche sul territorio, è stato scelto dall’organizzazione per il suo talento e il suo carisma, e ha incantato il pubblico con la potenza della sua voce e l’intensità della sua interpretazione, regalando una performance coronata dalle celebri note del “Nessun Dorma” dalla Turandot di Puccini. Non è mancato un tocco personale ed emozionante: tra i presenti c’era anche l’avvocato Paolo Ricci, presidente dell’ordine degli avvocati di Verbania, che conosce Colombo fin dai loro anni di formazione all'Oratorio San Vittore, proprio nella città lacustre. Questo legame ha aggiunto un valore umano e autentico alla serata, sottolineando come la passione e l’impegno giovanile possano condurre a traguardi d’eccellenza in ambiti diversi.
Il presidente Ricci, profondamente toccato, ha raccontato di aver animato Damiano all’oratorio San Vittore quando il tenore era ancora studente delle superiori: “Un ragazzo serio con grandi principi e grandi ideali – evidenzia Ricci - la musica era già una sua predilezione, ma non pensava ancora sarebbe diventata il suo lavoro”. Ricci si è detto molto emozionato nel vederlo alla cena di gala, “un viso amico così apprezzato, applaudito da colleghi di tutta Italia. Lo avevo già ascoltato in altre occasioni, ma questa mi ha dato modo di constatare quanto sia cresciuto nella sua professionalità, è stato un momento davvero toccante”.