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Attualità | 24 settembre 2025, 17:00

Il punto sui restauri in corso nella chiesa di Madonna di Campagna FOTO

Procedono gli interventi che saranno completati entro il 2027, quando si festeggeranno i cinque secoli: "Un momento di aggregazione per tutta la comunità"

L’abside di Maria Vergine, dietro l’altare maggiore a Madonna di Campagna di Verbania, è stato ultimato, quello di San Lorenzo sulla sinistra è in corso di restauro, il Presbiterio, l’abside di San Bernardo, sulla destra, la navata centrale e quelle laterali verranno recuperate entro il 2027, quando la chiesa festeggerà i cinque secoli di vita. Lavori finanziati parzialmente da Fondazione Cariplo (80.000 euro), Fondazione Crt (36.000) e dalla raccolta fondi online della Fondazione comunitaria del Vco. Lions club ha avviato una raccolta fondi per l’impianto d’illuminazione esterna all’edificio. Beach 4 Babies riconvertirà il terreno incolto un tempo destinato a campo di calcio in impianto da beach volley. Il comune di Verbania riqualificherà il campo giochi e illuminerà il tratto di via Crocetta dall’imbocco in corso Nazioni Unite al sagrato della chiesa. Il comitato restauri sta lavorando alla promozione anche turistica del logo di culto.

Un lavoro, spiega il parroco don Giovanni Antoniazzi, che va oltre il restauro conservativo, ma “vuole essere un momento di aggregazione per tutta la comunità”. Non soltanto parrocchiale, aggiunge Anna Riva, portavoce del comitato, “che sta già coinvolgendo le scuole, primarie e secondarie di primo e secondo grado, l’associazionismo cittadino, gli studiosi locali coordinati da Stefano Martinella e Leonardo Parachini che stanno lavorando a un libro e un’agenzia viaggi di Stresa che sta predisponendo pacchetti turistici per gli ospiti delle strutture ricettive, già prima del 2027”.

A fare il punto dei restauri partiti a gennaio di quest’anno, nella presentazione ai media locali, sono stati il progettista architetto Cesare Vicari, che ha già sovrinteso al restauro della basilica di San Vittore, e il restauratore Tiziano Villa. “Gli affreschi già puliti danno già un volto diverso alla chiesa”, esordisce Vicari. “Le moderne tecniche di restauro – aggiunge Villa – consentono di partire da un approccio scientifico, di effettuare cioè, una diagnostica della coloritura originaria e recuperarne dove possibile il colore. È stato possibile solo per l’abside di Maria Vergine mentre per San Lorenzo e San Bernardo i restauri successivi hanno impedito di risalire alle coloriture originarie”.

Redazione

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