Al centro medico arriva la telemedicina. “Il 13 dicembre, nel decimo compleanno di Comunità attiva (la fondazione che gestisce il centro, ndr) festeggeremo con l’arrivo dell’apparecchiatura che abbiamo già ordinato”, spiega il dottor Antonio Lillo promotore del centro medico a Francesco Cattel, direttore generale Asl Vco in visita alla struttura.
Con la telemedicina sarà possibile curare, esemplifica Lillo, “diabetologia o vulcanologia (medicazioni complesse, ndr) evitando spostamenti disagevoli a Verbania”. A rendere possibile la telemedicina è anche la raccolta dal basso, precisa Lillo: “Organizziamo nel corso dell’anno spettacoli ed altre iniziative benefiche”.
Il centro medico, ricorda l’avvocato Antonio Pinolini, presidente di Comunità attiva, “nasce nel 2009 con la costituzione della prima fondazione, trasformata nel 2015, per questo oggi parliamo del decimo compleanno. Ma l’esperienza pilota risale al 2001 quando il dottor Lillo e gli altri medici di base di Cannobio e della Valle si aggregarono per svolgere meglio il loro servizio. I medici dell’alto Verbano si accorsero della valenza dell’esperienza e si arrivò, così, alla costituzione della fondazione nel 2009 Con i contributi dei Comuni copriamo poco meno della metà dei costi di gestione. Al resto provvede il contributo Asl che ci consente di retribuire le 3 infermiere che affiancano i 3 medici di base. Poi ci sono gli specialisti di libera scelta che ci versano una percentuale delle loro parcelle. E la raccolta fondi che ci consente di pareggiare i conti”.
“Quello che ci manca – osserva il sindaco, Gianmaria Minazzi – è la stabilità, riusciamo a far quadrare i conti ma avremmo bisogno di una convenzione stabile con l’Asl che ci faccia stare tranquilli”. “Sarà possibile – promette Cattel – una volta che la normativa verrà uniformata. Il centro medico di Cannobio è un esempio virtuoso di medicina territoriale, la più adatta per un territorio come il Verbano Cusio Ossola con comunità sparse e difficilmente raggiungibili dagli ospedali ed ha il vantaggio di sollevare i Dea dall’attuale carico di accessi. E’ un modello replicabile su tutto il territorio dell’Asl”. Dal 1° maggio scorso al 30 aprile dell’anno prossimo il centro medico può contare sui 125 mila euro di contributo di Asl Vco.