‘’Attualmente il nostro settore sta attraversando una fase di flessione significativa. Stiamo registrando una riduzione delle commesse e viviamo in un clima di troppe incertezze. Le situazioni geopolitiche sono preoccupanti - dalle guerre ai dazi - e questo crea instabilità nel mercato. A questo si aggiunge il peso della burocrazia, sempre troppo invasiva, con costi importanti e una macchina amministrativa troppo lenta in un mondo che invece corre veloce’’.
Chi parla è Mariateresa Moro, della società Moro Serizzo e presidente di Assograniti Vco (l’associazione di categoria del settore lapideo). Moro, giorni fa, ha ricevuto il premio premio Artifex da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
E’ stata l’occasione per un approfondimento sul settore lapideo, che nel Vco, in passato, è sempre stato tra quelli trainanti. E che oggi è alle prese con alcune criticità.
‘’Le sfide sono molteplici – dice Moro - . Innanzitutto, i costi energetici elevati che gravano pesantemente sui nostri bilanci. Poi c’è la concorrenza dei paesi dell’altra parte del mondo, che spesso sfruttano il lavoro minorile, creando una competizione sleale. Non dimentichiamo la concorrenza della ceramica, che viene percepita come meno impattante dal punto di vista ambientale. Ma ne siamo davvero certi?’’
Come Assograniti che messaggio vuole lanciare?
‘’Le pietre naturali, oltre ad essere un materiale nobile e durevole, rappresentano una scelta responsabile dal punto di vista ambientale’’.
Il lapideo è come altri settori alle prese con la carenza di personale?
‘’È uno dei nostri grandi scoramenti. La mancanza di personale qualificato è diventata critica. Per questo stiamo lavorando per attuare dei percorsi informativi ed educativi finalizzati, tra i diversi obiettivi, a far conoscere meglio questo settore che spesso è ancora etichettato come lavoro faticoso e di poco appeal. La realtà è innegabile: la pietra ha un peso specifico diverso dalle piume, ma la tecnologia oggi supporta tutti quei processi che una volta si praticavano unicamente a mano’’.
Passi in avanti?
’’Le commesse che oggi riceviamo spaziano dall’architettura alla scultura, dall’edilizia all’arredamento interno ed esterno. Sono lavori che necessitano di competenza, cura dei dettagli e passione. Le nostre aziende hanno investito massicciamente nell'cquisto di macchinari altamente tecnologici e hanno bisogno di personale specializzato per gestirli. Non è più il settore di una volta’’.
Che futuro si prospetta?
‘’Proseguiamo sempre con entusiasmo, resilienza e capacità di adattamento. Continuiamo a credere fermamente che il nostro settore possa essere un motore di crescita per l’economia locale. Siamo impegnati a lavorare e collaborare per il futuro in sinergia con altri Enti, Università, aziende e Istituzioni presenti sul territorio, ma non solo. La strada è in salita, ma abbiamo le competenze e la determinazione per percorrerla’’.