Costerà mezzo milione di euro e servirà per snellire il traffico alla Beata Giovannina ed evitare, forse, qualche incidente. È il progetto di nuova rotonda, già in fase avanzata, voluto dall’amministrazione civica Albertella a Verbania. Per procedere, così si è appreso in queste ore, basta solo che arrivino gli ok della commissione locale del paesaggio prima, e della Soprintendenza (ma diventa un passaggio quasi scontato) dopo. Questione di poco tempo. Le minoranze, va detto, contestano l’opera.
Quello della “Beata” è uno degli incroci più trafficati – se non il più trafficato – dell’intera città. Lì convogliano, infatti, tutti i mezzi in entrata ed in uscita da Verbania. Nel tempo sono state applicate diverse soluzioni allo scopo di (provare a) ottimizzare la situazione. Attualmente c’è l’impianto semaforico (nella foto) che permette la svolta a sinistra, venendo da Pallanza per tornare verso Suna, ed è attiva l’inversione del senso unico in via Troubetzkoy.
I lavori per il nuovo rondò, salvo imprevisti, dovrebbero partire tra fine autunno e inizio inverno e potrebbero essere eseguiti anche di notte, almeno in parte (dopo l’estate, va ricordato, ripartirà anche il cantiere per la messa in sicurezza della parete tra Suna e Fondotoce). La circonferenza dovrebbe essere più o meno come quella di Intra tra i corsi Mameli e Cobianchi. Per FdI il rondò alla Beata Giovannina è “inutile” e dispendioso (500mila euro).