Dunque, Plastipak raddoppia. Come emerso in questi giorni, la fabbrica di viale Azari a Pallanza (nella foto) che realizza imballaggi in Pet per alimenti e bevande e articoli per l’igiene personale e della casa, inizierà prossimamente a costruire un secondo capannone, sulle ceneri della ex Montefibre, destinato alla plastica riciclata. Si tratta di una buona notizia per l’economia del territorio, dopo la recente (e dolorosa) chiusura della Barry Callebaut di Intra, valutato che l’arrivo del nuovo magazzino prevede, per il suo buon funzionamento, l’assunzione di personale.
Oggi, al netto dell’indotto, gli occupati sono circa 230. Per Plastipak, così si apprende, la via intrapresa è quella dell’industria ecosostenibile. La multinazionale statunitense, va ricordato, era arrivata a Verbania una trentina di anni fa. Oggi la capacità produttiva è di circa 420 tonnellate di Pet al giorno, 140mila all’anno, pari a oltre due miliardi di contenitori. Si punta a migliorare la performance con un processo del tutto nuovo che, peraltro, dovrebbe dare alle bottiglie ancor più resistenza e trasparenza. L’obiettivo è quello di realizzare il nuovo impianto – con un investimento di decine di milioni di euro – entro fine 2026.