“All'assemblea dei presidenti di provincia del 15 maggio tenutasi a Roma, abbiamo avuto la conferma da parte del presidente nazionale di Upi Gandolfi del taglio effettuato, senza preavviso, dal Ministero dei trasporti sui fondi destinati alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali”. Lo annuncia, tramite una nota, il presidente della provincia del Vco Alessandro Lana. Che prosegue: “Questi tagli ammontano al 70% per le annualità 25-26 e la cosa grave, anzi gravissima, è che nel 2025 molte province, compresa la nostra, avevano già in corso gli appalti per l'esecuzione dei lavori finanziati dai fondi oggetto dei tagli, circostanza che rende ancor più critica la situazione”.
“Oltre al merito – continua Lana - quello che lascia sconcertati è il metodo utilizzato, perché questi finanziamenti di programmazione pluriennale erano stati condivisi con il Ministero che li aveva accertati e li aveva fatti inserire a bilancio; dopo di che, magicamente, nella votazione sul milleproroghe è stato inserito questo taglio senza condivisione alcuna con l'ente rappresentativo delle province, ovvero Upi”.
Si legge ancora nella nota: “Ora è estremamente urgente ripristinare i fondi dell’annualità in corso e poi lavorare ad un tavolo congiunto con il Ministero per le annualità successive. Quello che faremo in questi giorni, come provincia del Vco, insieme ai nostri uffici, sarà comunque trovare delle soluzioni interne al nostro bilancio, ricalibrare la programmazione degli interventi e fare in modo che nessuna opera rimanga incompiuta, tenendo conto che il taglio sul nostro territorio ammonta a 1 milione per il 2025 e 1 milione per il 2026, oltre alle successive annualità su cui c’è più tempo per ragionare. Certo, questo è un piano B che attueremo per senso di responsabilità verso i nostri comuni, amministratori e cittadini, per essere pragmatici fin da subito, ma non ci arrendiamo al fatto che queste risorse non ci vengano riassegnate”.
“Siamo (tutti i presidenti di provincia d'Italia) molto delusi, arrabbiati e preoccupati per il futuro dei nostri enti – prosegue Lana - perché dopo l'iniziale tentativo di abolizione delle province da parte dei governi di centro-sinistra ora, con azioni come questa, si sta cercando di completare l'opera con un governo di centro-destra; il tutto dopo svariati annunci di tutto l'arco costituzionale sull'importanza di avere un ente intermedio tra comuni, regioni e Stato centrale”.
“A questo punto– conclude il presidente del Vco - piuttosto che continuare in questo modo, si decida definitivamente sul destino delle province, perché la gestione delle strade di loro competenza non può essere effettuata senza risorse; lasciare un ente con in mano la gestione di importanti reti viarie, in particolare in territorio montano come il nostro, senza le risorse adeguate per manutenerle è uno scaricabarile inaccettabile e una posizione di comodo di chi dalle poltrone romane non mette la faccia quotidianamente davanti ai cittadini del proprio territorio. Personalmente cercherò di fare tutto ciò che possibile per lasciare al futuro presidente, tra sette mesi, una programmazione che veda risolta questa criticità fermo restando la necessità di una riforma strutturale delle province; se dovesse servire non eviteremo ad avvisare azioni anche di tipo legale sul taglio delle risorse 2025”.