“Le buche sulle strade possono aspettare: sono proprio le province ad essere finite sul lastrico”. Così il presidente di Italia Viva del Verbano Cusio Ossola Stefano Costa commenta con fermezza il taglio del 70% ai fondi per la manutenzione delle strade operato dal Governo attraverso interventi sulla legge di bilancio e sul Milleproroghe. “Una vera e propria sottrazione di risorse, tanto più grave in un momento in cui la sicurezza e la viabilità locale richiederebbero attenzione, investimenti e responsabilità”.
“In Piemonte – prosegue Costa – dei 45 milioni attesi per il biennio 2024-2025 ne arriveranno meno di 14. Per il nostro territorio, il Vco, questo significa passare da 2,9 milioni a soli 891.000 euro. È una sforbiciata inaccettabile, che penalizza lavori già appaltati e necessari per garantire la sicurezza dei cittadini”.
"La denuncia non arriva solo da forze di opposizione. Anche il presidente della provincia del Vco, Alessandro Lana, ex Lega e tuttora esponente del centrodestra, ha manifestato forte irritazione. Segno che il malcontento è trasversale - sottolinea Stefano Costa - e che questo non è uno dei soliti botta e risposta politici, ma piuttosto un danno concreto al territorio, perpetrato da chi sbandiera efficienza e infrastrutture ma poi taglia dove davvero servono le risorse”.
“Il sospetto, tutt’altro che velato, è che ci sia la mano di Matteo Salvini, pronto a dirottare fondi verso opere come il Ponte sullo Stretto – per cui il Governo ha previsto un aumento di spesa di 1,1 miliardi – e verso tratte ferroviarie nel nord-est, funzionali alla prossima campagna elettorale in Veneto. Chiediamo alla regione Piemonte, che si è sempre detta vicina ai territori, di prendere posizione di fronte a questo scippo operato dal “Governo amico”. Intendono davvero restare in silenzio mentre si tagliano centinaia di milioni alle Province piemontesi?”.
“Italia Viva - conclude Costa - ribadisce la propria vicinanza agli enti locali, oggi penalizzati da riforme sbagliate e da controriforme mai realizzate, e continuerà a battersi perché i territori non siano dimenticati da una politica nazionale sempre più miope e autoreferenziale”.