Nel momento in cui si avvia un’attività, non stupisce che per molte persone la scelta più ovvia sia costituita dalla Ditta Individuale: nel nostro ordinamento giuridico questa è infatti la forma più basilare, la più facile da avviare nonché la più economica. Come ricordano i consulenti di Metatasse, i professionisti del fisco che aiutano gli imprenditori a ridurre le tasse, costituire una ditta individuale è decisamente semplice, nonché rapido. È sufficiente aprire una partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro Imprese e all’INPS (ed eventualmente all’INAIL) nonché presentare la SCIA (ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di riferimento. Va peraltro sottolineato che tali attività possono essere demandate quasi totalmente al commercialista che da lì in poi si occuperà della contabilità della Ditta. Come anticipato, tutto facile. Senonché, come messo in evidenza dal pool di Metatasse, sono tante le Ditte Individuali che a pochi anni dalla costituzione prendono in seria considerazione il passaggio alla SRL, una mossa strategica e potenzialmente molto vantaggiosa. Ma quali sono i benefici di questa trasformazione?
Il passaggio dalla Ditta Individuale alla SRL: i motivi
L’esigenza di passare da una Ditta Individuale a una SRL, e quindi a una società a responsabilità limitata, può essere motivata da diversi fattori. Per delle neonate attività d’impresa con un business ridotto la Ditta Individuale può essere senza dubbio la scelta migliore per via dei ridotti costi d’apertura, per la preziosa possibilità di sfruttare il regime forfettario, per la grande autonomia dell’imprenditore nonché per la semplicità della gestione amministrativa. Ma per un business in crescita il momento in cui la Ditta Individuale inizia a essere stretta può arrivare in tempi piuttosto brevi: ecco che inizia dunque a profilarsi l’ipotesi della trasformazione in SRL, passaggio che peraltro viene spesso indicato dagli esperti di Metatasse come vantaggioso anche per la riduzione delle tasse. Prima di compiere questo passo è però fondamentale conoscere le principali differenze tra Ditta Individuale e SRL, e per questo motivo ci concentreremo qui sulle divergenze a livello di regime di tassazione e di responsabilità fiscale.
Regime di tassazione: le differenze tra Ditta Individuale e SRL
Vantaggio e allo stesso tempo svantaggio della Ditta Individuale è quello di essere contraddistinta da una tassazione proporzionale del reddito imponibile: di fatto questa forma è conveniente fino al momento in cui i redditi d’impresa sono contenuti, per divenire via via sempre meno favorevole con il crescere delle entrate. In questi casi le SRL, con il loro regime fiscale potenzialmente più favorevole, si presentano come una forma giuridica da prendere in seria considerazione al di là di determinate soglie di fatturato. Di per sé, come sottolineano sempre i consulenti di Metatasse, la fiscalità delle SRL non è delle migliori, prevedendo di fatto il versamento di circa il 60% degli utili in tasse; ma le stesse SRL mettono a disposizione tanti diversi strumenti per ridurre ogni anno in modo consistente le imposte a debito, per mezzo di un’attenta programmazione fiscale (sulla quale per l’appunto si basa il famoso metodo Meta di Metatasse). Sfruttando a dovere elementi come il welfare aziendale, le royalties, i compensi dell’amministratore e via dicendo, è possibile tagliare i tributi della SRL, rendendo di conseguenza tale forma giuridica di gran lunga migliore rispetto alla Ditta Individuale.
Responsabilità fiscale: come cambia in una SRL
Altro aspetto positivo da tenere in considerazione nel passaggio da Ditta Individuale a SRL è legato alla responsabilità dell’imprenditore. È infatti bene ricordare che in una Ditta Individuale il titolare è illimitatamente responsabile delle obbligazioni assunte dalla sua impresa: questo significa che l’imprenditore è chiamato in caso di bisogno a rispondere con il proprio patrimonio personale, senza limiti. In una SRL, sottolineano a Metatasse, il rischio economico risulta invece ridotto, con il rischio d’impresa che è limitato al solo capitale sottoscritto, andando così a blindare il proprio patrimonio personale, che non potrà essere in nessun caso toccato. Sarà infatti la società stessa ad assumersi la responsabilità per le obbligazioni assunte nel tempo.