I nuovi fondi Ismea di Generazione terra sono importanti per sostenere il ricambio generazionale nelle campagne italiane dove sono 52mila le imprese agricole condotte da under 35 messe a dura prova dai troppi ostacoli che impediscono o rallentano l’ingresso e la continuità nella gestione, secondo un rapporto del Centro Studi Divulga. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il via al secondo bando dello strumento fondiario dedicato ai giovani che finanzia, fino al 100%, l'acquisto di terreni agricoli. Le risorse a disposizione ammontano a 80 milioni di euro, con il via alle domande dal 30 ottobre prossimo.
“Proprio il limitato accesso alla terra è uno dei problemi maggiori che ostacolano la crescita degli agricoltori di prima generazione. Inflazione, guerre e cambiamenti climatici hanno frenato il ricorso agli acquisti di terreni, tanto più per le giovani aziende con minori disponibilità – afferma Claudia Roggero, delegata Giovani Impresa Piemonte -. Chiediamo soprattutto all’Unione Europea attenzione per aumentare gli investimenti in agricoltura e per garantire più sostegni per il ricambio generazionale nel nostro settore. Senza la nostra agricoltura, diventiamo dipendenti dalle importazioni”.
“Sostenere il ricambio generazionale – commentano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - è importante anche nell’ottica della modernizzazione della nostra agricoltura dove proprio i giovani recitano un ruolo da protagonisti. Ciò che caratterizza maggiormente le nuove generazione è la propensione alla multifunzionalità. Serve, però, sostegno all’imprenditoria giovanile per creare la possibilità di avviare nuove imprese agricole o per migliorare la competitività di quelle esistenti ed investire su un settore strategico per far ripartire l’Italia e l’Europa grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità”.