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Scuola | 31 luglio 2024, 17:15

La 'Cadorna' non sarà intitolata a Gino Strada

Il sindaco Albertella ha revocato la delibera che esprimeva parere favorevole al cambio di nome per l'istituto di Pallanza. Esulta il Comitato 10 Febbraio

La scuola Cadorna non sarà intitolata a Gino Strada: esulta il Comitato 10 Febbraio

La scuola Cadorna non sarà intitolata a Gino Strada: esulta il Comitato 10 Febbraio

 

La scuola media di Pallanza resti intitolata a Luigi Cadorna. La nuova giunta guidata da Giandomenico Albertella, ha revocato il parere positivo espresso dalla precedente amministrazione che aveva appoggiato la richiesta del Consiglio díIstituto dí intitolare la scuola a Gino Strada, fondatore di Emergency. Plaude alla decisione il Comitato X Febbraio, che si era opposto alla decisione del Consiglio d'istituto. Il dirigente scolastico, Raffaele Sisto, aveva tentato una mediazione proponendo al Comitato l'affissione di una targa che indicasse la passata intitolazione. Ma il Comitato aveva declinato la proposta. Nella polemica innescata dalla decisione del Consiglio d'istituto si era inserito anche il nipote del generale, il colonnello in congedo Carlo Cadorna. La decisione della giunta, su proposta del sindaco Giandomenico Albertella, non sorprende. Il primo cittadino in carica, da capogruppo di minoranza, si era espresso a favore del mantenimento dell'intitolazione della storica scuola media a Luigi Cadorna.

Grande soddisfazione, per questa decisione, da parte del Comitato 10 Febbraio, che si era fin da subito schierato contro questa proposta parlando di “epurazione della memoria storica”.

“Il buon senso ha prevalso sull'arroganza del "cancel culture" – si legge in una nota del Comitato, firmata dal presidente Fabio Volpe -. Dopo tre anni di lotte, comunicati stampa, raccolte firme, campagne con affissioni pubbliche, incontri istituzionali, oggi possiamo esultare”.

“Lo abbiamo detto fin da subito, si poteva trovare un accordo, ma anche questa idea a suo tempo è stata bocciata e, di certo, non potevamo accontentarci di una "targhetta" – prosegue la nota -

Dopo Cadorna a chi sarebbe toccato? Forse a Norma Cossetto? Certi venti sono come la Marenca, rari ma che sollevano notevoli ondate! Ringraziamo il sindaco Giandomenico Albertella, l'assessore Luciano Paretti e la giunta tutta. Restiamo quindi in attesa dell'incontro con l'assessore regionale proprio per richiedere una legge che vieti il "cancel culture" sul territorio piemontese; a tal proposito chiediamo anche ai consiglieri comunali di redigere un documento che lo vieti anche a Verbania”.

Redazione / l.b.

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