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Scuola | 24 giugno 2025, 14:25

Concluso con oltre 200 studenti stranieri l'anno scolastico dell’Istituto Ecclesiastico Evangelico Metodista

Il corso ha visto protagonisti donne e uomini provenienti da ogni parte del mondo con l'obiettivo di ottenere una certificazione di lingua italiana

Concluso con oltre 200 studenti stranieri l'anno scolastico dell’Istituto Ecclesiastico Evangelico Metodista

Si è concluso l’anno scolastico dell’Istituto Ecclesiastico Evangelico Metodista (Ieemi) di Intra, che da tre anni accoglie studenti provenienti da ogni parte del mondo che vogliano ottenere un certificato di lingua italiana, dal livello A0 al B2, che consente di accedere al mondo del lavoro e di richiedere la cittadinanza.

Sono oltre 200 gli studenti stranieri che quest’anno sono passati dalle due sedi della scuola, a Verbania e Omegna. Tutto, anche il materiale scolastico, è gratuito: la scuola è infatti finanziata dallo Ieemi e dall'8x1000 delle Chiese Valdesi e Metodiste e dalla Fondazione Comunitaria del Vco grazie al progetto “Territori inclusivi”. L’istituto vede impegnate in cattedra le giovani insegnanti Francesca Popolizio e Roberta Bussi. Per ogni livello di apprendimento esiste una classe dedicata, e non manca neppure un gruppo riservato esclusivamente alle donne.

“Ci sono donne che arrivano da situazioni difficilissime, con esperienze durissime alle spalle e un forte disagio nel confronto con gli uomini – spiega l’insegnante Francesca Popolizio –. A loro abbiamo dedicato classi solo femminili, che diventano veri momenti di confronto sulla vita quotidiana. Molte non conoscono altra realtà se non quella familiare. La scuola diventa così un luogo di conoscenza delle usanze, delle leggi, del territorio. È commovente vedere l’entusiasmo con cui hanno partecipato alle visite al museo o in biblioteca. E proprio perché abbiamo colto questo bisogno, da ottobre attiveremo anche momenti dedicati alla prevenzione: pensiamo alla salute femminile, ma non solo”.

Marco Bertollini, direttore dello Ieemi, spiega il senso dell’iniziativa: “Le chiese evangeliche metodiste in Italia hanno sempre avuto, tradizionalmente, uno strumento di testimonianza sul territorio: qui a Intra la chiesa metodista, la cui costruzione risale alla seconda metà dell'Ottocento, aprì negli anni un orfanotrofio, poi un laboratorio calzaturiero, poi una scuola per giovani orfane. Una scuola, allora, che si basava su una delle scuole pedagogiche più all'avanguardia, quella del Pestalozzi, noto all'ora in tutta Europa per il tentativo di educare gli ultimi, i poveri, gli orfani e i soggetti provenienti dai contesti più disagiati. Per Pestalozzi era fondamentale fornire gli strumenti ai suoi allievi per emanciparsi da una condizione sociale subalterna. L’istruzione consentiva a questi giovani di prepararsi alla vita, di riscattarsi e attraverso il lavoro realizzarsi in una esistenza più dignitosa e soddisfacente. Nulla di nuovo dunque, allora come oggi: testimoniare l'Evangelo passa anche attraverso il tentativo di migliorare la società che ci ospita".

l.b.

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