“Al ballottaggio andiamo con le nostre due liste, Verbania Futura e Leali con Verbania, non ci saranno né apparentamenti né accordi sottobanco. Scrivetelo perché sia chiaro ai vostri lettori e radioteleascoltatori”. Esordisce così Giandomenico Albertella, rivolgendosi ai giornalisti invitati alla conferenza stampa nella sede del suo comitato elettorale.
“Abbiamo letto ciò ch’è stato pubblicato (il presunto accordo con Silvia Marchionini, ndr), Prendo atto che il candidato sindaco Patrich Rabaini, questa mattina ha smentito. Noi – rivela – i personaggi disposti a candidarsi in cambio di un assessorato li abbiamo fatti accomodare alla porta nella fase di costituzione delle liste”.
L’invito ai giornalisti, precisa, “non ha nulla a che vedere con la notizia che tutti avete letto, l’avevamo convocata per ringraziare i 4.439 elettori che hanno votato le nostre liste e che hanno fatto di ‘Verbania Futura’ il primo partito di Verbania, davanti al Pd. Un ruolo che ci dà responsabilità. Personalmente ringrazio anche i 295 verbanesi che hanno espresso un voto disgiunto pur avendo optato per altre liste. Al ballottaggio – conclude – ci appelliamo agli elettori di tutti i partiti perché ci aiutino a cambiare Verbania, a voltare finalmente pagina. I partiti li rispettiamo ma noi siamo un’altra cosa”.
Si stempera anche il clima di “fair play” con Riccardo Brezza che ha caratterizzato la sfida tra i due nella prima parte della campagna elettorale. Il primo affondo è sulla raccolta rifiuti: “Chi aveva la delega alle società partecipate? Riccardo Brezza, non può chiamarsi fuori dalla cattiva gestione della società né dalle altre scelte controverse in materia di viabilità e parcheggi”. D’ora in poi la polemica è contro la “giunta Brezza Marchionini”. Nessun commento sull’indicazione di voto a suo favore della Lega: “Ripeto, noi ci rivolgiamo agli elettori, ad ogni singolo elettore. I partiti li rispettiamo ma siamo un’altra cosa”.