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Politica | 17 maggio 2024, 12:00

I candidati sindaco di Verbania a confronto con Unione Industriale FOTO

Albertella, Brezza, Caruso, Cristina, Immovilli e Rabaini hanno risposto alle domande dei rappresentanti delle imprese

I candidati sindaco di Verbania a confronto con Unione Industriale FOTO

Fuga della mano d’opera verso la Svizzera, parcheggi, viabilità, piano regolatore, commercio, trasparenza amministrativa, potenziali ricadute dell’ingresso di Verbania nel parco nazionale Val Grande: sono i temi sui quali gli associati ad Unione industriale hanno sollecitato i sei candidati sindaco di Verbania.

“I frontalieri sono saliti da 3.500 a 7.000 in pochi anni – ha esordito il presidente, Michele Setaro, dando il benvenuto agli aspiranti primi cittadini -, le nostre aziende sono sempre più in difficoltà nel trovare le figure professionali che servirebbero. Gli sgravi fiscali entro 20 km dal confine proposti dal ministro Giorgetti potrebbero in parte contrastare la tendenza”.

“La Svizzera – riconosce Albertella – da un lato è una ricchezza, dall’altro un problema. Ne paga le conseguenze il turismo ma anche la sanità, sono 1000 gli operatori del settore che varcano il confine”. “La leva fiscale – commenta Brezza – non è in capo agli enti locali, se ne potrebbe uscire con una contrattazione territoriale di secondo livello” Per Paolo Caruso “non è un problema di questi anni, dipende dalla carenza di lavoro al di qual del confine”. “Ai frontalieri – ragiona Mirella Cristina - un Comune può offrire servizi. Ad esempio, un parcheggio adeguato in uscita da Intra anziché la sosta disordinata sull’argine del San Giovanni che ostacola l’attività della Canottieri”. “Il prossimo Consiglio comunale, la prossima giunta, il prossimo sindaco devono interloquire con Provincia, Regione e Governo perché si facciano carico del problema”, propone Immovilli. “Venti km dal confine per gli sgravi fiscali – è l’opinione di Rabaini – sono pochi, molti frontalieri arrivano da più lontano, per la viabilità è stato fatto molto, oggi la statale 34 è sicura e sono in arrivo a breve altri 20 milioni di euro (per la galleria paramassi al confine tra Cannobio e Cannero, ndr”.

In sintesi, sulla viabilità Rabaini e Brezza, assessori uscenti, sono d’accordo con quanto fatto dall’Amministrazione Marchionini. Albertella, Cristina, Immovilli critici. Per Caruso andrebbe incentivata la mobilità alternativa all’auto: ampliare ulteriormente la rete di piste ciclabili e reintrodurre il bus gratuito (Libero bus). Per Immovilli sono state sbagliate le scelte del Pnrr: si sarebbe dovuto puntare subito sulla variante a lato del San Giovanni. Ipotesi sulla quale tutti i candidati sono d’accordo e che Rabaini ha annunciato starebbe per partire, almeno per un tratto. La variante di Piano regolatore approvata dal Consiglio comunale andrebbe accantonata per Immovilli e Albertella, rivista per Cristina, mantenuta per Rabaini e Brezza mentre Caruso chiede il rispetto del Paes adottato dal Comune che vieta ulteriore occupazione di suolo.

In materia di turismo si è dibattuto sul porto: bene per tutti la ricostruzione del porto Palatucci, contrari al porto galleggiante di Pallanza Caruso, Cristina e Albertella, favorevole Rabaini e, in misura Minore Brezza. Sulla sanità tutti d’accordo che una città capoluogo di provincia debba avere un ospedale con un Dea.

Massimo Sartoretti, presidente di Confcommercio Alto Piemonte, ha sottolineato le criticità del settore e lamentato l’emarginazione dell’associazione nel Distretto del commercio, limitato per scelta dell’Amministrazione in carica di ridurre il progetto alla sola Pallanza. Alla domanda sulla trasparenza, sulla quale aleggiava il fantasma della vicenda del licenziamento della segretaria comunale, solo affermazioni di principio senza entrare nel merito. Sulle potenzialità dell’ingresso di Verbania nel parco Val Grande tutti d’accordo, ma il come sarà affare di chi fra di loro diventerà sindaco.

Redazione

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