Dopo lunghi mesi di trattative, proteste, scioperi e incontri con le autorità, il giorno tanto temuto è arrivato: lunedì 30 giugno lo stabilimento Barry Callebaut di Intra chiuderà ufficialmente i battenti.
Era settembre quando i vertici della multinazionale avevano annunciato l’imminente chiusura dello stabilimento verbanese, per motivi di strategia interna. Da quel momento, sindacati, politici, imprenditori e la regione Piemonte si sono mobilitati per impedirlo e cercare, nel frattempo, un compratore. A nulla, tuttavia, sono valsi gli sforzi delle istituzioni e degli stessi lavoratori – tramite scioperi, proteste e confronti con l’azienda – ottenendo dalla multinazionale soltanto una proroga di sei mesi rispetto alla data prevista per la chiusura.
“La chiusura di lunedì non è altro che l’attuazione del programma concordato con le parti sociali in sede di trattativa, tavolo a cui il comune non siede. Nulla di nuovo al fronte quindi – le parole del sindaco di Verbania Giandomenico Albertella -. Molti lavoratori fortunatamente sono nel frattempo stati ricollocati, altri sono andati in pensione. Come avviene dai primi minuti di questa crisi, l’amministrazione non smetterà di stare vicino ai lavoratori, andremo avanti finché ce ne sarà bisogno”.