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Attualità | 09 febbraio 2024, 11:01

Otto per mille e raccolta fondi in Quaresima: la solidarietà della Diocesi di Novara

Trenta progetti per un valore che sfiora il milione e 230 mila euro

Da sinistra Federico Diotti, mons. Fausto Cossalter, don Giorgio Borroni

Da sinistra Federico Diotti, mons. Fausto Cossalter, don Giorgio Borroni

Trenta progetti di solidarietà per un valore che sfiora il milione e 230 mila euro, coperti quasi completamente dalle erogazioni dell’otto per mille (che ammontano esattamente a 1.019.556 euro).

I progetti sono stati presentati questa mattina dal vicario generale mons. Fausto Cossalter, il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Borroni e Federico Diotti, project manager di Caritas. Presenti anche diversi volontari dei centri di ascolto novaresi.

I progetti sono divisi in tre capitoli di impiego: i “Progetti Sostegno”, le “Opere Segno” ed i “Progetti Emblematici”. I “Progetti Sostegno” riguardano il lavoro quotidiano dei centri d’ascolto e dei gruppi caritativi di parrocchie e Upm. Complessivamente sono 21 e riguardano comunità in tutto il territorio diocesano. Il valore totale del contributo è di 288 mila euro. Le “Opere Segno” sono quegli interventi che attraverso la carità e l’attenzione agli ultimi sono “Segno” della presenza di Dio. A riceverli associazioni e parrocchie che mettono in atto progetti specifici in diversi campi del sociale: dalle mense, ai corsi di italiano per favorire l’integrazione linguistica sino al finanziamento dei percorsi di accoglienza con i corridoi umanitari. I fondi erogati quest’anno ammontano a 62.980 euro, che contribuiscono a progetti di un valore complessivo di oltre 117mila euro.

I “Progetti Emblematici” sono quelli messi in campo direttamente dalla Caritas diocesana. Il primo riguarda una serie di interventi per attivare i centri d’ascolto parrocchiali in quelle zone della diocesi che ancora non hanno servizi di carità e ha ricevuto un contributo di 68.499 euro.

Il secondo ha un budget complessivo di 700mila euro, coperto per 600mila euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte all’emergenza abitativa.

“Abbiamo avviato una mappatura degli immobili delle parrocchie novaresi per comprendere quali strutture fossero impiegabili – ha spiegato don Borroni -. I nuclei abitativi saranno destinati, sostanzialmente, a tre categorie: quella delle famiglie in difficoltà ma anche quello degli studenti e dei lavoratori fuori sede”.

Il primo ad essere attivato sarà un appartamento nella parrocchia di San Martino, “ma stiamo definendo gli accordi per attivarne presto altri”, ha aggiunto Diotti.

Il vicario generale ha espresso il ringraziamento della Diocesio “anzitutto a tutti coloro che hanno scelto di firmare per destinare alla Chiesa cattolica l’otto per mille della dichiarazione dei redditi. Rendicontare ciò che facciamo è un dovere: quello di spiegare come impieghiamo soldi che non ci appartengono, ma che ci vengono consegnati per aiutare i poveri e per sostenere le attività della comunità ecclesiale”. “Il secondo grazie – ha aggiunto - è per i numerosi volontari che, nelle nostre parrocchie e nelle associazioni di volontariato, si spendono tutti i giorni per accompagnare, ascoltare e aiutare i poveri e gli ultimi".

L’occasione della conferenza stampa di questa mattina ha permesso anche di presentare l’iniziativa della Quaresima di Solidarietà 2024 nell’ambito della quale i fondi raccolti saranno destinati alla Terrasanta “Il conflitto ha raggiunto ormai proporzioni immani, non solo a Gaza e Israele ma anche in Cisgiordania e nel vicino Libano – dice il direttore della Caritas don Giorgio Borroni -. Le vittime sono ormai decine di migliaia. La popolazione palestinese è ridotta allo stremo. Di fronte a tutto questo, siamo chiamati a intervenire”.

La donazione contribuirà a finanziare progetti condotti da Caritas Gerusalemme. Riguardano la ristrutturazione di una clinica a Gaza City e di una a Taybeh (in Cisgiordania). Saranno poi sostenuti interventi di accompagnamento di 2.750 famiglie vulnerabili, fornendo loro contanti e buoni acquisto, a Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est. Verranno inoltre attivati percorsi di accompagnamento psicologico per persone (soprattutto donne e bambini) traumatizzate dalla guerra in corso. Saranno circa 35mila le persone complessivamente aiutate dal piano di aiuti.

Per contribuire è possibile fare un bonifico con causale “Emergenza Terrasanta” all’iban IT 90 P 03069 09606 1000000 10083.

ECV

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