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Verbania | 27 maggio 2023, 16:00

Editoria&Giardini, a villa Giulia la mostra 'Laggiù storie di piante e di animali'

Giorgia Oldano, abile disegnatrice ed esperta del mondo naturale, espone le sue opere di genere Wildlife

Editoria&Giardini, a villa Giulia la mostra 'Laggiù storie di piante e di animali'

'Laggiù storie di piante e di animali', è la mostra dell’artista Giorgia Oldano allestita a villa Giulia dal 27 maggio al 4 giugno in occasione di Editoria & Giardini.

Oldano, abile disegnatrice ed esperta del mondo naturale, solca il percorso del genere Wildlife. Da qualche anno affianca al disegno a matita la tecnica calcografica del monotipo, la sola nell’ambito della grafica a permettere la realizzazione di un’unica opera. L’approccio di Giorgia Oldano al monotipo è atipico, in quanto la stampa in più livelli permette di raggiungere effetti di primi e secondi piani. Foglie, piume, tessuti, stoffe sono utilizzati in funzione delle tracce e texture che lasciano sul foglio, così nervature e trame diventano motivo espressivo e dettaglio decorativo. Tra i vari riconoscimenti si segnalano il primo premio del concorso Oasis, Disegnala Natura 2012; premio International Artist BBC Wildlife Artist of the Year 2013; primo premio concorso Be Natural / Be Wild, Selvatica Arte e Natura in Festival,Biella; dal 2013 viene selezionata come unica artista italiana per la mostra annuale Birds in Art, in Wisconsin, USA.

"È il viaggio il punto di partenza nelle opere di Giorgia Oldano -sottolineano i curatori-. Un viaggio reale nella natura vera, concreta, ma anche un viaggio immaginato tra le pagine dei libri dai quali spesso trae ispirazione. Milano è la città da cui lei parte per raggiungere i suoi Laggiù e dove ritorna per fissare sulla carta quelle immagini di cui si è caricata durante il viaggio.

I suoi Laggiù sono i luoghi della natura –selvatici o urbani– che ha visitato e di cui si prende cura: il suo giardino metropolitano, come lo chiama, gli orti botanici, il bosco di bambù nel parco dietro casa. Ma anche i luoghi esotici: le immense praterie africane, i vulcani indonesiani fumanti all’alba, i boschi di faggio abruzzesi, dove impara e conosce i suoi soggetti, dove ha viaggiato e dove vorrebbe andare.

Ma anche quei luoghi sognati ed immaginati che incontra nella letteratura, nella lettura dei grandi classici (come ritroviamo nell’opera L’albero inutile ispirato ad un testo di Zhuāgzĭ, filosofo cinese del IV secolo), restituendoci un valore più magico, arcaico, ancestrale e meno scientificamente dettagliato. La scelta della tecnica della monotipìa è fortemente legata alla sua imprevedibilità così come lo stupore della natura è la caratteristica che lei ama di più ritrovare nei suoi viaggi".



Redazione

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