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Cultura | 08 maggio 2025, 10:30

Alla Casa della Resistenza la presentazione del libro "Il bosco dove tutto cominciò"

Tommaso Sacchi ripercorre la storia del nonno Edoardo e dello zio Gianpaolo, entrambi partigiani

Alla Casa della Resistenza la presentazione del libro "Il bosco dove tutto cominciò"

Venerdì 9 maggio alle 17.30 la Casa della Resistenza di Fondotoce ospita la presentazione del libro “Il bosco dove tutto cominciò. Storia di una famiglia partigiana” scritto da Tommaso Sacchi insieme alla madre Rossella Köhler e edito da Mondadori. L’autore dialoga con l’insegnante e vicepresidente della Casa della Resistenza Grazia Richetti. L’ingresso è libero e gratuito.

Tommaso Sacchi è assessore alla cultura della città di Milano. Precedentemente, è stato assessore a cultura, relazioni internazionali, moda e design della città di Firenze (2019-2021). È presidente della Fondazione Teatro della Toscana (Teatro della Pergola), membro del consiglio direttivo di Federculture e rappresentante in seno al consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo del Ministero della Cultura. Rossella Köhler (1954-2023) è stata geografa, ha insegnato per diversi anni, per poi dedicarsi alla scrittura di testi per l'editoria scolastica e di libri per ragazzi.

Il romanzo attraverso la voce del nipote, Tommaso, racconta una storia, anzi due storie che affondano le loro radici in un bosco: quella del nonno paterno Edoardo, nato nell'anno della marcia su Roma, diventato partigiano con il nome di battaglia Dado è un intrico di ricordi bisbigliati, in cui ci si addentra piano, per paura di perdersi. Tornare insieme a lui nei boschi dove si è nascosto da ragazzo significa ripercorrere quei sentieri su cui si è combattuta la storia italiana, dove migliaia di partigiani hanno rischiato la vita, ribellandosi ai fascisti per riscrivere il futuro del nostro Paese. Ed è sempre in un bosco, nella Val Pellice, che Tommaso ritrova le tracce di un'altra storia familiare che rischiava di rimanere perduta: quella dello zio materno Gianpaolo, morto poco più che ventenne, dopo aver deciso di togliersi la divisa dell'esercito, diventando un ribelle per un dovere di libertà, democrazia e parità.

l.b.

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