“Al Dea dell’ospedale Castelli ci sono sei posti letto nuovi ma rimangono inutilizzati e la Direzione generale dell’Asl non ci spiega il perché”, accusa il sindaco Silvia Marchionini.
Un’idea, a dire il vero, l’Amministrazione di Verbania ce l’ha: la carenza di personale e il ricorso sempre più frequente ai gettonisti. “Sono 15 su 25 in servizio ai Dea di Verbania, Domodossola e al punto di Primo soccorso di Omegna”, informa il presidente del Consiglio comunale Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi: “43 considerando i medici in reparto”.
“Avevo chiesto di partecipare all’incontro che c’è stato l’11 gennaio, ho ricevuto una risposta al limite dell’educazione istituzionale che non rivelo per questioni di privacy. Non è una mia impuntatura personale, una polemica tra me e la dottoressa Chiara Serpieri -prosegue il sindaco-, pongo questioni che mi pongono i cittadini, c’è chi ha rinunciato a curarsi. Avevamo chiesto di pagare di più il personale sanitario, perché patiamo la concorrenza dalla vicina Svizzera e di incentivare la mobilità da altri territori fornendo servizi, come fanno a Trento. Ho letto a mezzo stampa dichiarazioni dell’assessore Luigi Icardi e del consigliere Alberto Preioni che annunciavano 150 mila euro per Verbania e altri 150 mila per Domodossola. Ma comunicazioni ufficiali non ne sono arrivate. Né a me né al collega Lucio Pizzi al quale ho chiesto se avesse ricevuto conferma”.
“Dovevano dotare il Castelli di una centrale operativa, invece è stata attivata solo quella di Omegna. Alla dottoressa Serpieri contestiamo di non aver mai partecipato alle riunioni pubbliche che abbiamo organizzato” conclude il sindaco. La prossima, anticipa il capogruppo Pdi Roberto Gentina, “sarà il 3 febbraio per una doverosa informazione alla popolazione”.