Con l’arrivo dei profughi ucraini l’utenza dell’Emporio dei Legàmi ha registrato un’impennata. “Siamo passati da 80-90 a 120 utenze che riforniamo regolarmente – spiega Franco Milan Spotti -. Al netto degli ucraini, il 60 per cento dei nostri utenti è costituito da famiglie verbanesi. Spesso anziani con il minimo di pensione che non ce la fanno più a pagare le bollette, cui forniamo contributi non per il pagamento intero ma per una parte. I casi, segnalati dai centri ascolto Caritas sono in continuo aumento. Per far capire le dimensioni dell’emergenza, basi pensare che oltre ai contributi del Comune di Verbania e delle fondazioni, abbiamo già speso 70 mila euro di soldi nostri, frutto di offerte di privati. In tutto il 2021 ci eravamo fermati a 60 mila.
L’occasione per fare il punto sull’attività dell’Emporio è stata la donazione da parte della famiglia Gatto delle offerte raccolte in occasione della partita benefica svoltasi il 16 luglio al centro San Francesco in memoria di Marco Gatto, vinto lo scorso anno a soli 27 anni da un male incurabile. “Era un giovane sportivo e altruista – lo ricorda la zia Maddalena – sensibile ad iniziative di solidarietà. Non sapevamo a chi destinare le offerte raccolte. Abbiamo saputo delle difficoltà dell’Emporio. Sicuramente lui sarebbe contento”. Ad effettuare la consegna c’era il padre, Giuseppe, e la nonna Carmela Rizzo. “Ringrazio per la sensibilità dimostrata dalla famiglia Gatto” commenta la vicesindaco Marinella Franzetti. Questa donazione è la testimonianza di come l’Emporio sia diventato ormai patrimonio della città. che l’ha fatto suo, non solo dell’Amministrazione e delle fondazioni che ne hanno consentito l’avvio”.