Taglia il traguardo della 30° edizione “Il Paese dei Narratori”, in programma a Cavandone dal 26 al 27 agosto. La rassegna è stata presentata nei giorni scorsi.
“Partiamo in anticipo con la presentazione – spiega Paolo Crivellaro, direttore artistico – perché, pur essendo gli spettacoli gratuiti come al solito, le prenotazioni sono obbligatorie a partire dal 18 di agosto perché i posti, nel prato antistante casa Mondino sono limitati”. “Quest’anno – aggiunge Maria Pia Zocchi, presidente di Lampi sul teatro, l’associazione che organizza l’evento – abbiamo selezionato spettacoli che parlano di storia minore, di gente comune, di mestieri di cui s’è persa memoria come ‘Dei liquori fatti in casa’ che apre la rassegna”.
“Il consiglio – commenta il sindaco, Silvia Marchionini – è quello di raggiungere, se possibile, Cavandone a piedi percorrendo il sentiero che cercheremo di ripulire limitando al massimo l’utilizzo dell’auto vista la limitata possibilità di posteggio”.
Si parte dunque con “Dei liquori fatti in casa” interpretato da Beppe Rosso, “il capostipite del teatro di narrazione”, precisa Crivellaro, giovedì 26 alle 21,15. Doppio appuntamento sabato 27: alle 21,15 “Storie selvatiche”, scritto e interpretato da Lorenza Zambon.
Alle 22,15 “Un bacio fra due terre” ambientato ai tempi di Maria Teresa d’Austria, testo e interpretazione di Francesca Brusa Pasqué. Si Chiude domenica 27. Primo spettacolo alle 17, “Scarpette strette”, una produzione di Luna e Gnac Teatro; alle 21 “Pedala! Gino e Adriana Bartali nell’Italia del dopoguerra. II tappa della storia d’Italia”, scritto e interpretato da Federica Molteni.
“Per le prime due serate, in caso di pioggia – conclude Crivellaro -, c’è l’alternativa di Spazio Sant’Anna, l’ultima serata tempo permettendo sarà solo a Cavandone”.