Anche gara due è della Juvi. Cremona vince con merito e mette una seria ipoteca sulla conquista della finale. Una Omegna troppo nervosa, scollegata, che ha offerto una prestazione nettamente al di sotto delle sue possibilità. I quintetti di partenza sono gli stessi di gara uno: Fumagalli, Bona, Gobbato, Nasello e Preti per la Juvi, Burini, Bushati, Santucci, Planezio e Foku per Omegna. Super inizio di Santucci, che ne mette 7 dei 9 iniziali per il 9-3 rossoverde. Colpisce anche Bushati, ma Preti e Bona riportano a strettissimo contatto la Ferraroni sul 10-12.
Grande impatto dalla panchina per Cremona da Milovanoviky, Fioretti si gioca la carta Balanzoni che rientra da par suo: al primo riposo vantaggio ospite 20-21. Si ricomincia con una triplissima di Bona e Cremona prende il comando delle operazioni: 26-21 con i liberi del suo uomo simbolo. Antisportivo a Turel e la Ferraroni vola sul piu’ 6. Tecnico a Bushati, Paffoni che attacca male e difende peggio: 38-26 con Bona inarrestabile ed all’intervallo comanda la Juvi 43-31. Diverso l’atteggiamento rossoverde al rientro dagli spogliatoi: subito 0-7 e meno 5 sul 43-38 al 22’. La Juvi non si scompone però, Bona e il solito Milovanoviky rimettono le cose a posto per il nuovo più 10 lombardo. Antisportivo a Planezio, Cremona ne approfitta e firma il massimo vantaggio sul 58-45. Tensione alta, si infortuna Burini, gli arbitri dormono e Birindelli si prende un altro tecnico: Cremona scappa sul 63-48.
Ci prova Balanzoni con 4 punti di fila, poi una ingenuità di Giulietti, con antisportivo su Bushati permette a Omegna di tornare a meno 8 con Turel che sbaglia la tripla del meno 5. Dalla lunetta la Juvi mette in ghiaccio un successo meritato che assume anche proporzioni importanti, con l’espulsione di Turel e un atro antisportivo a Santucci.